Se per un attimo potessimo prendere la “gomma” e cancellare i sei mesi appena conclusi, andando a confrontare i rendimenti al 30 giugno con quelli di fine 2019, ci apparirebbe una situazione abbastanza stabile e forse ci verrebbe da pensare che “…era solo un brutto sogno”.
Invece è stato (ed è) tutto reale.
Torniamo con la memoria a marzo 2020: il -5,93% del “Dinamico” è stato per davvero il peggior risultato mensile dei 18 anni di storia del comparto, battendo i record del 2008 (era l’epoca della crisi “Lehman”). Ma poi è successo un miracolo chiamato “Banche centrali” (e Stati). Gli interventi a sostegno dei mercati (programmati o effettivi), infatti, sono stati tali da permettere una risalita repentina quanto inattesa.
Il recupero a cui abbiamo assistito incorpora (apparentemente) l’aspettativa di una ripresa a “V”, ma non collima con un quadro nel quale permangono elementi di scetticismo da parte degli investitori. Pare poi che i rialzi siano merito di TINA. Eh sì… questi 6 mesi hanno pure fatto tornare di moda un acronimo introdotto quarant’anni fa da Margaret Tatcher che significa “There is no alternative” (non ci sono alternative): si investe nell’azionario perché i “bond”, i titoli di stato, offrono rendimenti negativi o nulli.
Da anni spieghiamo la complessità di questo scenario ed ora ci troviamo ad attraversarlo in tutta la sua criticità.
In tutto ciò alcune buone notizie: nel mese di marzo i comparti del Fondo, da sempre improntati al contenimento del rischio, contenevano i ribassi; la “resilienza” nel momento peggiore ha poi facilitato la risalita. Spicca a tal riguardo il Reddito (comparto “centrale” del Fondo), che al 30 giugno registra un sorprendente +1,15% da inizio anno, confermandosi come uno dei prodotti migliori del mercato. Torna positivo anche il Dinamico (+0,10% da inizio anno), fra i pochi “azionari” a “vedere” già il segno “+”.
Insomma, dopo un semestre “vissuto pericolosamente”, oggi Solidarietà Veneto può presentare una situazione moderatamente positiva. La reazione del sistema economico sociale mondiale a Covid-19, costituisce tuttavia una notevole incognita, non solo per i fondi pensione, ma per il risparmio in generale. Con il rischio che, focalizzati, su questi aspetti, si perda di vista il compito più importante che spetta alla previdenza complementare nel futuro prossimo, quello di traghettare – attraverso l’adozione dei criteri ESG – l’economia verso l’orizzonte della sostenibilità, soprattutto in chiave ambientale.
Ma andiamo ad approfondire ora i risultati di giugno:
Garantito Tfr
Giugno 2020, l’ultimo mese di gestione per Cattolica Assicurazioni, si chiude all’insegna della stabilità (-0,08%), con un risultato da inizio anno pari a -0,52% (benchmark -0,59%). Dopo 13 anni di collaborazione con l’assicurazione di Verona, dal primo luglio la gestione del comparto dedicato ai pensionandi passa a Generali Insurance Asset Management SGR, nuovo partner impegnato a raggiungere un obiettivo di rendimento annuo pari all’1% + l’Euro Short term rate (ad oggi -0,551 %). Non è tuttavia finito l’impegno del gestore “uscente” perché, in questi giorni, si stanno finalizzando i conteggi relativi alla “garanzia” da attribuire agli iscritti il cui rendimento maturato al 30/6 sia risultato inferiore al livello di garanzia (tasso di rivalutazione del TFR). Un tema sul quale avremo modo di tornare con maggiore dettaglio nelle prossime settimane.
Prudente
Continua il recupero iniziato ad aprile ed il comparto, grazie all’ottimo +0,54% di giugno, si riporta ai livelli di fine 2019 (-0,09% il rendimento del semestre; +0,65% il benchmark). La buona performance maturata nel mese è stata generata principalmente dagli strumenti di natura azionaria presenti in portafoglio. Nel mese, infatti, nei mercati azionari ha regnato l’entusiasmo generato dalle forti aspettative circa le azioni di politica economica programmate da stati e banche centrali.
Reddito
Brilla anche a giugno il comparto “centrale” di Solidarietà Veneto (+0.65%), con il valore quota che, da inizio anno, segna un sorprendente +1,15% (benchmark +1,67%). Il comparto dedicato ai lavoratori a cui manchino tra gli 11 e i 25 anni alla pensione ha beneficiato, anche nel mese di giugno, della spinta dei mercati azionari e si conferma, in questo difficile periodo, fra i migliori strumenti d’investimento previdenziale presenti sul mercato.
Dinamico
L’ottimo +1,11% del mese di giugno riporta il risultato da inizio anno in territorio positivo: +0,10% (benchmark -1,39%). Il Dinamico, nel quale la componente azionaria è prevalente (54% delle risorse gestite), ha largamente beneficiato della performance positiva realizzata dalle borse da aprile in poi. In uno scenario complicato, nel quale la volatilità resta elevata a causa di Covid-19, la nota più lieta riguarda il confronto con il benchmark. Nonostante un mercato fra i più difficili di sempre, infatti, il rendimento del comparto dedicato ai più giovani, supera largamente il parametro di confronto. Questo grazie soprattutto alla performance di Axa, partner a cui, dal 1° gennaio, sono affidate il 60% delle risorse del comparto. E proprio nel banco di prova più “tosto”, il gestore transalpino ha saputo dimostrarsi veramente all’altezza della situazione. Appuntamento alle prossime settimane per approfondire anche questo aspetto.
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