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FONDO PENSIONE & DEDUCIBILITA’: QUANDO LA FISCALITA’ E’ DALLA PARTE DEL RISPARMIATORE

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Con l’inizio del secondo semestre dell’anno, è tempo dei primi bilanci (fiscali): mancano infatti pochi mesi alla fine del 2022 e, con esso, la possibilità di massimizzare il “bonus fiscale” sui versamenti volontari alla previdenza complementare. 

In questo approfondimento, analizziamo come ottimizzare il risparmio personale attraverso la fiscalità agevolata prevista a favore degli iscritti ai fondi pensione e, per farlo, risponderemo alle domande che più frequentemente raccogliamo dai lavoratori: da come fare un versamento volontario, a come ottenere il recupero fiscale, fino agli adempimenti in Certificazione Unica e/o Modello 730.

Per ogni ulteriore informazione, si rimanda all’articolo GUIDA ALLA FISCALITÀ: COME RISPARMIARE TASSE (COSTRUENDO LA FUTURA PENSIONE).

Pronti? Si parte!

  • DEDUCIBILITA’ DEI VERSAMENTI: COSA SIGNIFICA

I contributi versati a Solidarietà Veneto sono deducibili fiscalmente fino al massimo di 5.164,57 euro annui. Il versamento, riducendo il reddito imponibile ai fini IRPEF, determina per l’iscritto uno “sconto fiscale” (minori imposte pagate) pari all’aliquota IRPEF più elevata (cosiddetta “aliquota marginale”) applicata al reddito del contribuente.

Vuoi sapere a quanto ammonta l’IRPEF pagata ogni anno? Verifica il dato nella Certificazione Unica (CU) dell’anno scorso (voce “RITENUTE”) o nel modello presentato in Dichiarazione dei Redditi (Quadro C).

Dal 2022, l’aliquota IRPEF è strutturata su 4 “scalini”: si parte dalla “no tax area”, per redditi (dipendenti) sotto i 8.174 annui, fino ad arrivare al 43% per importi oltre i 55 mila euro.

A quanto ammonta il risparmio fiscale? Facciamo un esempio.

Anna e Marco sono due lavoratori dipendenti, entrambi iscritti a Solidarietà Veneto, che decidono di fare un versamento volontario aggiuntivo nel loro fondo pensione. 

Anna ha 28 anni e un reddito imponibile di € 28.000. Chiede all’azienda di eseguire un versamento “una tantum” di € 1.000 al fondo pensione, direttamente da busta paga. Il risultato? Un risparmio “immediato” di € 250: è l’effetto della deducibilità sul versamento al fondo pensione (€ 1.000 x 25% irpef = € 250). 

Marco ha 45 anni e un reddito imponibile di € 45.000. Decide di fare un versamento volontario con bonifico bancario di € 3.000 per integrare il suo fondo pensione. Il prossimo anno, nella compilazione della Dichiarazione dei Redditi, indicherà tale importo in deduzione, ottenendo uno “sconto fiscale” di € 1.050 (€ 3.000 x 35% irpef = € 1.050). 

  • QUALI CONTRIBUZIONI SONO DEDUCIBI?

Ogni anno è possibile dedurre fino ad un massimo di 5.164,56€: concorrono a formare tale soglia

  • Versamenti volontari del lavoratore
  • Contributo azienda(per i lavoratori dipendenti)
  • Versamenti a favore di soggetti fiscalmente a carico
  • Eventuali contribuzioni ad altri fondi pensione

Il TFR non rientra nel conteggio dei 5.164 euro: è un importo che, nell’anno, già normalmente non concorre alla determinazione del reddito imponibile.

E SE VERSO PIU’ DI 5.164 euro? 

Nessun problema: è sufficiente dichiararlo al fondo pensione direttamente dall’area riservata (indica il valore nella sezione CONTRIBUZIONE) oppure compilando il modulo “Contributi non dedotti”. Così facendo, in sede di liquidazione, tali importi non subiranno una doppia imposizione fiscale.

HAI INIZIATO A LAVORARE DOPO IL 2007?

Ci potrebbero essere ulteriori vantaggi; la deducibilità fiscale potrebbe infatti aumentare: scopri di più. 

  • COME VERIFICARE QUANTO GIA’ VERSO AL FONDO PENSIONE

In generale, se quest’anno non ci sono state modifiche rilevanti nel flusso contributivo al Fondo, il consiglio è quello di fare riferimento ai dati dell’anno scorso: verifica nel modello CU (o Dichiarazione dei redditi) lo spazio alla casella “412” (Contributi previdenza complementare dedotti dai redditi).

In alternativa, nella tua AREA RISERVATA sono registrati i versamenti finora eseguiti e nella APP, alla sezione DEDUCIBILITA, è presente l’indicazione di quanto è stato sinora dedotto in base ai dati forniti dall’azienda.

Attenzione. In entrambi i casi, la fotografia potrebbe non essere aggiornata: ad esempio, l’ultimo trimestre dell’anno è generalmente versato dalle aziende a gennaio dell’anno dopo. E’ quindi consigliabile fare una stima proiettando i versamenti anche per gli ultimi mesi dell’anno.

  • COME SI FA UN VERSAMENTO VOLONTARIO

L’iscritto al fondo pensione può scegliere tra 2 modalità:

  • Versamento volontario DIRETTO CON BONIFICO BANCARIO (anche da home banking): è sufficiente seguire le indicazioni presenti in questo RIEPILOGO (obbligatorio riportare la causale indicata nella descrizione del bonifico). Per agevolare la corretta registrazione entro l’anno, invitiamo ad effettuare il bonifico entro e non oltre il 20 dicembre 2022.
  • Versamento da BUSTA PAGA– in questo caso, puoi modificare direttamente la tua percentuale di contribuzione al Fondo oppure chiedere all’azienda di attivare il versamento “una tantum” (cifra “fissa” scalata direttamente dalla busta paga). Attenzione: talvolta alcune aziende non dispongono delle risorse informatiche/tecniche per gestire il versamento “una tantum”. Verifica con il tuo ufficio personale questo aspetto prima di decidere quale percorso adottare. In entrambi i casi, utilizza il MODULO VARIAZIONE DELLA CONTRIBUZIONE.

  • QUANDO OTTENGO IL RIMBORSO FISCALE?

Dipende dalle modalità con cui si esegue il versamento volontario.

Mediante BONIFICO BANCARIO, i tempi sono più lunghi: otterrai il rimborso fiscale in sede di compilazione del Modello 730. A tale scopo, il fondo pensione invia la “Certificazione Oneri Deducibili” indicativamente entro il mese di marzo dell’anno successivo.

Se hai optato invece per il versamento volontario da BUSTA PAGA, potrai beneficiare dello sconto fiscale immediatamente (in busta paga): il versamento verrà inoltre rappresentato nella CU (Certificazione Unica) e nella Dichiarazione dei redditi, senza alcun aggravio ulteriore.

  • VISIBILITA’ DEL VERSAMENTO SUL SITO/APP?

Se scegli il versamento con BONIFICO, dalla data del versamento alla visibilità dell’importo sul sito/app possono passare 5-8 giorni lavorativi. Molto dipende se la causale obbligatoria è stata rispettata.

Diversamente, se hai deciso di aumentare il tuo contributo direttamente dalla BUSTA PAGA, per la visibilità dell’importo dovrai attendere il versamento da parte dell’azienda che, generalmente, è trimestrale (ad esempio, i contributi relativi ai mesi di settembre-dicembre 2022 saranno versati a metà gennaio 2023).

Ricorda poi che, fatto il versamento, le somme sono investite l’ULTIMO GIORNO del mese: gli importi sono comunque visibili anche prima (nell’APP o in area riservata) nella tabella CONTRIBUZIONI con la dicitura “In attesa di valore quota”.

 

Hai ancora qualche dubbio? 

Leggi il nostro approfondimento GUIDA ALLA FISCALITÀ: COME RISPARMIARE TASSE (COSTRUENDO LA FUTURA PENSIONE) oppure vieni a trovarci in uno degli oltre 50 sportelli informativi presenti in tutto il Veneto.

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