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Fiscalità

Guida alla fiscalità: come risparmiare tasse (costruendo la futura pensione)

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La fine dell’anno si avvicina e con essa alcune scadenze fiscali piuttosto importanti. Vediamo le informazioni principali per massimizzare i benefici fiscali a disposizione degli iscritti a Solidarietà Veneto.

La deducibilità fiscale

I contributi versati a Solidarietà Veneto sono deducibili dal reddito fino alla soglia annua di 5.164,57 euro (vedi esempio). Il versamento, riducendo il reddito imponibile ai fini IRPEF, determina per l’iscritto uno “sconto fiscale” (minori imposte pagate) pari all’aliquota IRPEF più elevata (cosiddetta “aliquota marginale”) applicata al reddito del contribuente.

I familiari a carico

Il vantaggio fiscale indicato in precedenza è applicato, nella stessa misura, anche ai versamenti effettuati in favore di un familiare a carico iscritto a Solidarietà Veneto.

Per approfondirel’adesione dei familiari a carico

L’iscritto ha la possibilità di aprire ai propri familiari le porte verso un futuro più sereno e, al contempo, pagare meno tasse al momento della Dichiarazione dei redditi.

Una scelta che molti iscritti hanno effettuato negli ultimi anni, tanto che oggi i “familiari a carico” iscritti a Solidarietà Veneto sono oltre 3.500.

Una prima distinzione: versamenti da busta paga o diretti?

versamenti volontari al Fondo Pensione possono essere effettuati:

1) attraverso l’azienda, attivando una trattenuta dalla busta paga che può essere in percentuale del proprio reddito lordo, oppure sotto forma di “una tantum”. Tramite queste due opzioni il contribuente potrà beneficiare dello sconto fiscale immediatamente (in busta paga): il versamento verrà inoltre rappresentato nella CU (Certificazione Unica) e nella Dichiarazione dei redditi, senza alcun aggravio ulteriore. Attenzione: talvolta alcune aziende non dispongono delle risorse informatiche – tecniche per gestire il versamento diretto. Verifica con il tuo ufficio personale questo aspetto, prima di decidere quale percorso adottare;

2) tramite un versamento volontario diretto (bonifico dal proprio conto corrente a quello del Fondo Pensione). Per accedere al beneficio fiscale il contribuente dovrà documentare il versamento in Dichiarazione dei redditi, presentando copia dell’ordine di bonifico (ricevuta di versamento dei contributi) e la dichiarazione del fondo attestante il versamento. Si consiglia in questi casi di conservare entrambi i documenti.

Attenzione: nel caso di versamento diretto per sé o per i familiari a carico, per agevolare la corretta registrazione entro l’anno, invitiamo ad effettuare il bonifico entro e non oltre il 20 dicembre 2021.

Le differenze tra le due opzioni? Burocrazia, ISEE, DETRAZIONI

Le due alternative sono fiscalmente equivalenti: l’aderente beneficerà in ogni caso della deducibilità (e del conseguente sconto fiscale).

Il primo caso ha però tre pregi:

  • nessun impatto burocratico;
  • sconto fiscale immediato in busta paga;
  • vantaggi “collaterali” su ISEE e Detrazioni.

Vantaggi "collaterali": ISEE

Fondo pensione e ISEE: come si legano? Anzitutto ricordiamo che i fondi pensione non rientrano tra i rapporti finanziari da comunicare. Nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE) dovranno essere segnalati dettagli circa la posizione maturata presso il fondo pensione in unico caso: quando l’iscritto, raggiunto il pensionamento, abbia optato per l’erogazione della rendita da parte del fondo pensione. L’importo da indicare sarà appunto quello relativo alla rendita annua percepita nell’anno di riferimento.

Concentrandoci ora sul reddito considerato ai fini ISEE, occorre distinguere ancora una volta tra i versamenti che transitano per la busta paga e quelli “diretti” (bonifico da conto corrente al Fondo): solo i versamenti effettuati per il tramite del datore di lavoro (e quindi, da busta paga) concorrono, infatti, a diminuire il reddito considerato ai fini del calcolo ISEE.

Di conseguenza, anche nell’ambito del calcolo ISEE, i versamenti diretti, pur beneficiando dello “sconto fiscale” (deduzione), non hanno effetto alcuno.

Come ridurre il reddito considerato ai fini ISEE con il fondo pensione?

Vi sono due possibilità:

  • dar corso, previo accordo con l’Azienda, ad un versamento una tantum da busta paga;
  • agire sul versamento periodico al Fondo Pensione, incrementando la percentuale di trattenuta dalla busta paga, attraverso l’apposito modulo.

Per maggiori informazioni o chiarimenti, gli uffici del fondo e i nostri referenti di zona sono a completa disposizione.

– COME FUNZIONA LA TASSAZIONE DEI “CONTRIBUTI WELFARE” E DEI “PREMI DI RISULTATO”? I contributi welfare e, ancor di più, i premi di risultato, negoziati attraverso la contrattazione di secondo livello (aziendale o territoriale) che rispettino determinati requisiti, godono di una tassazione particolarmente agevolata. Per scoprire come funzione clicca qui .

– COSA ACCADE AI VERSAMENTI CHE NELL’ANNO SUPERANO LA SOGLIA DEI 5.164,57 EURO? I contributi “oltre soglia” sono denominati “contributi non dedotti”. Hai superato la soglia. Scopri qui cosa fare.

– QUALI SONO I VANTAGGI FISCALI DI CUI BENEFICIO VERSANDO AL FONDO IL TFR? Il vantaggio è connesso soprattutto con la tassazione finale agevolata. Approfondisci qui ogni aspetto.

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