Da dicembre 2022 i lavoratori artigiani del comparto “metalmeccanico” beneficiano di un nuovo contributo riconosciuto dal datore di lavoro: arriva il “contributo contrattuale veneto”.
Il recente rinnovo del CCRL Metalmeccanico Artigiano ha introdotto non poche novità per i lavoratori del settore metalmeccanico, orafo/argentiero e odontotecnico.
Le Parti firmatari dell’accordo, nell’intento di valorizzare il ruolo della previdenza complementare per i lavoratori e imprenditori artigiani veneti, hanno attivato interventi mirati volti ad incentivare l’adesione ai fondi pensione contrattuali di riferimento.
Il limitato numero di lavoratori iscritti alla previdenza integrativa nell’Area Meccanica del Veneto ha infatti rappresentato un “campanello d’allarme” rendendo primario l’avvio, in particolar modo per i lavoratori più giovani, di un percorso di risparmio utile a costituire, negli anni, un accantonamento necessario a offrire una integrazione o, un’anticipazione, a quanto previsto dal sistema pensionistico pubblico.
A tal fine, per i dipendenti (operai/impiegati/quadri/apprendisti professionalizzanti) iscritti o che si iscriveranno ad un fondo pensione contrattuale di riferimento (Fon.te: nazionale; Solidarietà Veneto: territoriale) sarà corrisposto un nuovo “contributo contrattuale veneto”, a carico dell’azienda, pari a 1,4% della retribuzione tabellare vigente.
La decorrenza del nuovo contributo sarà:
- per i lavoratori già iscritti ad un fondo contrattuale, il versamento è fissato da gennaio 2023
- per i lavoratori che si iscriveranno ad un fondo contrattuale, il contributo sarà riconosciuto dal mese successivo a quello di adesione.
Il “contributo contrattuale veneto” assorbe il contributo azienda previsto dal CCNL di riferimento (1,00%) ad oggi eventualmente attivato.
La nuova prestazione EBAV per i "neo" iscritti
Quale ulteriore strumento per favorire l’adesione alla previdenza complementare, le Parti introducono due nuove prestazioni Ebav che, a partire dall’anno di competenza 2023 (con pagamento 2024), prevedono l’erogazione di un contributo “una tantum” in favore di
- lavoratori che, dopo la firma del CCRL, si iscriveranno ad uno dei due fondi pensione contrattuali di riferimento
- aziende: l’importo sarà riconosciuto per ciascun dipendente che nell’anno 2023 aderirà ad un fondo pensione contrattuale.
Le Parti hanno dato mandato al Comitato di categoria di fissare l’importo delle prestazioni Ebav appena citate, che dovrà essere scelto tra i livelli di valore indicati nella tabella che segue:
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