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Solidarietà Veneto per il FUTURO – L’impegno AMBIENTALE (ma non solo)

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Autunno 2018: tempesta Vaia. L’anno scorso la grande “acqua alta” a Venezia. Gridi d’allarme di un ambiente che soffre ed una “sostenibilità” ancora lunga da realizzare. Tuttavia, qualcosa si muove. E così, mentre il piano ESG del Fondo prende corpo, in montagna migliaia di piccoli alberi cominciano a crescere.

Soffiava il vento il 29 ottobre 2018. Troppo. Decisamente troppo. Le raffiche raggiunsero i 140 Km orari, devastando vasti territori della nostra regione: dall’Altopiano di Asiago, alla valle del Cordevole, dal Feltrino alla foresta del Cansiglio, dal Cadore all’Ampezzano, e così via…

Era la tempesta Vaia. L’esatta quantificazione dei danni è stata da pochissimo conclusa e parla di 42.000 ettari di foreste danneggiati e più di 8 milioni e mezzo di metri cubi di legname a terra.

La violenza dei fenomeni atmosferici scatenò, da allora, una gara di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite. Una presa di coscienza forte sui cambiamenti climatici da cui è scaturita una domanda: “cosa possiamo fare?

Il fondo pensione regionale Solidarietà Veneto ha deciso fin da subito di farsi carico di questo quesito, con due approcci paralleli.

Anzitutto un gesto simbolico: tutti i bambini iscritti al fondo pensione come “figli a carico” dai loro genitori, e che parteciparono alla 6° edizione del concorso Disegna il tuo Natale, ricevettero un regalo diverso dal solito: attraverso la piattaforma Treedom si decise di sostenere il progetto di riforestazione dei territori devastati da Vaia, assegnando un albero ad ogni bambino.


Un regalo che l’atmosfera natalizia rese magico. Ed ecco che la stessa “magia”, torna a brillare, anche in questo difficile Natale 2020: dopo una faticosa attività di pulizia e smistamento delle piante abbattute, l’attività di piantumazione è finalmente iniziata nelle zone più colpite! In collaborazione con Veneto Agricoltura (l’agenzia veneta per l’innovazione nel Settore primario) migliaia di nuove piantine di varie specie autoctone, come Faggi, Aceri, Abeti rossi, Abeti Bianchi, Larici, Frassini Maggiori, Betulle, Sorbi degli uccellatori, stanno ripopolando i pendii della montagna Veneta.

Con l’emozione di tutti, soprattutto dei più piccoli. Guarda il video dedicato.

Ma l’impegno di Solidarietà Veneto non si ferma qui.

Vaia, per quanto grave, è stata solo un episodio fra tanti e il tema dell’ambiente ha portata ben più ampia.

L’obiettivo generale del Fondo, dunque, così come stabilito dal Consiglio di Amministrazione due anni or sono è, più in generale, quello dell’investimento sostenibile da abbracciare nell’interezza dei cosiddetti criteri “ESG”: anzitutto la “E” di “ambientale” (Environmental, il tema sul quale c’è forse maggiore sensibilità), ma anche la “S” di sociale (Social) e “G” di Governance, che fa riferimento alla qualità dei principi, delle regole e delle procedure di gestione e governo delle imprese.

Un diverso approccio che, pragmaticamente, tende a privilegiare i modelli di business sostenibili nel tempo e, dunque, più efficaci rispetto all’obiettivo della redditività nel lungo periodo.

Due anni fa, giusto nelle settimane successive a Vaia, il Consiglio di Amministrazione del fondo approvava le linee guida del “Documento sulla politica di investimento”, andando ad attivare i criteri ESG nella selezione degli investimenti.

La coincidenza non fu casuale, ma da lì il percorso è proseguito: dall’approvazione del “Documento investimenti sostenibili” del marzo scorso, all’adesione al “Forum per la finanza sostenibile”, per finire con la valutazione, in fase di preselezione, dell’impegno e dell’attenzione delle società di gestione ai fattori sociali, ambientali e di governance nello svolgimento di tutte le loro attività.

E non è finita qui, i progetti proseguiranno per tutto il 2021 (e oltre).

Perché, riprendendo uno slogan che ci è caro: che senso ha risparmiare per il futuro… se il futuro, di questo passo, rischia di non esistere?

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