Nicola Barbiero, Responsabile Funzione Finanza di Solidarietà Veneto, nei giorni scorsi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di “Innovatore nel settore finanziario”.
Nicola Barbiero, Responsabile Funzione Finanza di Solidarietà Veneto, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di “Innovatore nel settore finanziario”, durante la conferenza di Singapore dedicata a promuovere la tecnologia, e l’innovazione applicata alla finanza, tra gli operatori del settore.
Il premio è stato conferito da FiNext, società statunitense che sviluppa soluzioni innovative per banche, assicurazioni e fondi comuni, ed ha una duplice motivazione: da un lato l’introduzione e l’utilizzo, da parte di Solidarietà Veneto, di un sistema autonomo di presidio degli investimenti effettuati, dall’altro l’originalità della strategia di investimento di lungo periodo.
L’assegnazione giunge al termine di una serie di indagini e di controlli, a cura della società americana, iniziati a seguito della segnalazione di alcuni operatori internazionali, con i quali Solidarietà Veneto ha rapporti costanti.
Tutto ciò a valle di un impegno pluriennale: Barbiero, infatti, da sei anni fa parte del team finanziario di Solidarietà Veneto, fondo pensione contrattuale territoriale per i lavoratori del Veneto, e da due è Responsabile della Funzione Finanza, dove oggi si occupa dell’analisi e del monitoraggio degli investimenti, diretti e indiretti, realizzati dal Fondo.
«In coordinamento con la Presidenza, il Consiglio di Amministrazione e la Direzione», riferisce Barbiero di rientro da Singapore, «da alcuni anni abbiamo scelto di sviluppare internamente programmi informatici del tutto indipendenti, che “dialogano” con i mercati in tempo reale, per verificare l’andamento del portafoglio dei quattro comparti».
Si tratta di un’esperienza del tutto originale nell’ambito dei fondi pensione italiani.
«L’approccio è stato reputato interessante ed innovativo», prosegue Barbiero, «perché consente di verificare quotidianamente se le risorse raccolte dal Fondo sono investite con piena efficienza, sia dal punto di vista del rendimento, ma soprattutto del rischio. Un prezioso presidio autonomo, che permette di osservare in modo critico il portafoglio gestito attivando, tempestivamente e se necessario, gli eventuali correttivi e generando così effetti positivi per gli oltre 90.000 iscritti al Fondo».
L’altra motivazione è collegata alla capacità di dar corso alla visione di lungo periodo.
«Avendo raggiunto una dimensione patrimoniale importante, che supera gli 1,3 miliardi di euro – prosegue Barbiero – abbiamo sviluppato una strategia di lungo periodo che comprende non solo gli strumenti tradizionali, quali azioni ed obbligazioni, ma anche quelli alternativi, come i fondi infrastrutturali ed immobiliari e, soprattutto, quelli dedicati all’“economia reale”. Il risultato è una maggiore diversificazione, che si traduce in un migliore bilanciamento rischio/rendimento rispetto alle scelte di gestione più tradizionali».
«Siamo orgogliosi di questo traguardo – conclude il Presidente del Fondo, Franco Lorenzon – perché avvalora la bontà delle scelte effettuate dal Consiglio di Amministrazione attuale e da quelli precedenti. Un traguardo che conferma anche la grande responsabilità in capo al Fondo nell’attuare le migliori strategie di investimento per tutelare il risparmio di ciascun associato che, non dimentichiamolo mai, ha un fine estremamente importante: un futuro previdenziale migliore».