Il 31 dicembre 2013 sono terminati i primi 6 anni di gestione del comparto Garantito TFR, affidata a Cattolica Assicurazioni. Come previsto dalla convenzione, tale scadenza comporta il riconoscimento all’iscritto del rendimento minimo garantito: in virtù di tale disposizione, le posizioni individuali che avessero maturato un rendimento inferiore alla soglia di garanzia (la rivalutazione netta del Tfr “in azienda”), saranno integrate dal gestore fino al livello minimo, esattamente come accade per tutti quegli iscritti che giungono alla prestazione previdenziale.

Come sarà il 2014 “finanziario” di Solidarietà Veneto Fondo Pensione? Andiamo alla fonte del rendimento: capitale e debito.

Il 2014 dell’iscritto a Solidarietà Veneto, messi in archivio i risultati positivi del 2013, si apre con un mese di gennaio all’insegna dell’incertezza. Complessivamente sono state registrate performance moderatamente positive per la componente obbligazionaria; meno brillanti, invece, i mercati azionari. In questo contesto, facciamo un paio di sottolineature: il mercato più volatile è stato senza dubbio quello Giapponese, mentre fra i pochi a chiudere in territorio positivo vi è l’Italia (FTSE Mib +2%). Qualche commentatore ipotizza si stia realizzando uno spostamento di risorse di direzione opposta a quella dell’ultimo biennio: liquidità che abbandona i paesi “emergenti” per ritornare sugli strumenti finanziari delle realtà più “mature” (tra cui, come abbiamo visto, l’Italia). Vediamo in che modo tali aspetti si sono riverberati sui nostri quattro comparti.

Per una realtà come Solidarietà Veneto, che fa del dialogo con il territorio, con i lavoratori e con le aziende uno dei capisaldi del proprio operare, in un anno come quello appena trascorso, emerge in modo palese un profondo divario fra le sensazioni che si registrano nell’economia reale rispetto a quelle che vengono dalla finanza.