È certamente appagante, dal punto di vista del relatore, ma anche da quello di chi ascolta, trovarsi a informare i lavoratori di un’azienda, che magari sta affrontando una cassa integrazione o una mobilità, sui risultati positivi del loro investimento pensionistico. Significa aprire uno squarcio di sole nel cielo plumbeo di un “quotidiano” certamente più complesso. D’altro canto però, più di qualche lavoratore ci evidenzia qualche perplessità nei confronti di mercati finanziari che sembra non rappresentino in modo del tutto fedele l’economia reale. Su questo tema potremmo aprire una profonda riflessione. In questa fase temporale ci concentriamo perlomeno nell’evidenziare agli aderenti che, in un quadro come questo, un assetto cauto, e soprattutto una coerenza profonda nella scelta dei propri obiettivi pensionistici, possono essere sicuramente elementi da valorizzare.
Aldilà della premessa, i numeri vanno peraltro certamente evidenziati, ben consapevoli del valore relativo che hanno: i risultati di un Fondo pensione non si misurano certo nel singolo anno (e ciò vale tanto quando i risultati sono buoni, quanto nel momento in cui a prevalere è il segno “-”).
In effetti, per il secondo anno consecutivo, tutti i comparti di Solidarietà Veneto hanno fatto registrare rendimenti positivi. Nel 2013, spiccano in modo particolare le performance dei comparti pensati per i più giovani: Dinamico (+11,06% netto) e Reddito (+5,64% netto), trascinati dal positivo andamento dei mercati azionari.
Tra i comparti maggiormente orientati all’obbligazionario, è superiore al Tfr il risultato del comparto Prudente (+2,96% netto), mentre il Garantito Tfr, alla luce del rendimento finanziario ottenuto (+0,87% netto), si allinea al rendimento “minimo garantito” ovvero alla rivalutazione del Tfr (+2,70% netto triennale).
Un risultato, quello dell’anno appena concluso, che si presenta complessivamente migliore delle aspettative che, alla fine del 2012, i lavoratori e gli stessi operatori del risparmio (tendenzialmente ottimisti) immaginavano.
I “driver”, ovvero i temi, che hanno portato le performance a tali risultati sono differenti. Nelle prossime pagine tenteremo una breve analisi cercando di trovare in essa le basi per qualche ragionamento sul “domani”, a cominciare dal 2014 appena iniziato.