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Tomat: il nostro imperativo è migliorare

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Riprendiamo i tratti principali della Relazione del Presidente all’Assemblea dei Delegati tenutasi il 29 aprile 2016, presso Confindustria Venezia.

La finanza e il territorio



Oggi, 29 aprile del 2016, nel proprio bilancio Solidarietà Veneto presenta una voce finora inutilizzata: la “gestione diretta”. Siamo i primi in Italia!

Con Solidarietà Veneto, anche il Fondo pensione Laborfonds (Trentino Alto Adige), ha attivato un percorso simile, che quindi ci avvicina, non solo geograficamente.

Sono tre gli investimenti “diretti” conclusi nel 2015, per un impegno complessivo pari a 24 milioni di Euro, che si svilupperà per gradi.

La gestione “diretta” si affianca al mandato obbligazionario corporate a focus geografico, che oggi vale circa 40 milioni, e nel quale registriamo l’investimento nell’obbligazione “CAV” (passante di Mestre) che si aggiunge agli altri investimenti in bond “territoriali” quali Corvallis, Pasta Zara, Rigoni, Hydrobond.

Il percorso di investimento nel territorio è ancora agli inizi, tuttavia, gli investimenti che il Fondo dedica all’idea di economia reale, sfiorano i 70 milioni.

Tanto o poco? Come si dice: dipende dai punti di vista. Ciò che importa è che Solidarietà Veneto può giocare un ruolo strategico per il lavoro, le imprese e le prospettive del territorio in cui viviamo.

In ottica futura, se la previdenza complementare dovesse assumere dimensioni più significative di quelle attuali, e alla luce delle rivoluzioni in atto riguardo alle cosiddette banche del territorio, possiamo immaginare il Fondo territoriale quale possibile strumento baricentrico nella finanza locale.

Il welfare



Flessibilità e pianificazione sono il cardine sul quale sarà imperniata la nostra attività anche nel 2016.

Come Fondo, sosteniamo con convinzione il fatto che il sistema pensionistico debba essere conformato a criteri di flessibilità e stiamo lavorando affinché, in questo nuovo modello, Solidarietà Veneto possa interpretare al meglio le esigenze di welfare dei cittadini veneti.

In questa fase di cambiamento, Solidarietà Veneto è protagonista anche attraverso l’allocazione di una parte delle risorse alle prestazioni accessorie.

Un primo germoglio per un’idea di welfare integrato, che auspichiamo possa essere sviluppata, perché siamo convinti che la miglior lettura e comprensione dei bisogni dei cittadini si possa realizzare grazie all’ascolto e alla vicinanza.

I progetti per il 2016



Con il 2015 si è avviato un periodo straordinario per la previdenza complementare e per Solidarietà Veneto. Il 2016 si preannuncia un anno sfidante. Per questo il nostro imperativo è uno: migliorare.

Solidarietà Veneto si sta caratterizzando sempre più come strumento di welfare “peculiare” capace di offrire servizio e risultati di qualità a costi contenuti.

Investiremo in personale e daremo spazio a sviluppi che puntano ad incrementare competenza e professionalità, definendo, al contempo, una struttura moderna ed efficace.

Negli ultimi anni, abbiamo dedicato tempo e risorse anche nello sviluppo dei mezzi informatici. Fra le innovazioni più recenti la app del Fondo, già utilizzata da oltre 5.000 utenti, e la nuova area riservata web

Si tratta di novità che, facendo seguito a quelle che hanno migliorato l’attività interna degli uffici, consentono una rapidità nel servizio neppure paragonabile a quella di qualche anno fa.

Il 2016 sarà un’altra bella puntata della storia di Solidarietà Veneto. Una storia il cui esito dipende da noi stessi, dalla nostra fantasia nell’inventare il domani e nella nostra determinazione a realizzarlo.

È la responsabilità che ci è stata affidata da 50.000 lavoratori e 6.000 aziende venete. Un compito che abbiamo il dovere di realizzare, una grande fiducia che vogliamo premiare.

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