Dopo aver visto come funziona il bonus e cosa fare per ottenerlo, ci siamo chiesti: cosa succede se un lavoratore decide di risparmiare e destinare il bonus 80 euro al fondo pensione?
Uno studio effettuato da”Il Sole 24 Ore” ci fornisce un’indicazione significativa.
L’ipotesi di base dello studio prevede che il lavoratore effettui un versamento al fondo pensione di 80 euro al mese per tutta la carriera lavorativa (nell’assunto che la restituzione in busta paga del bonus resti strutturale) e, per semplicità di calcolo, che nel corso della carriera non si ottengano aumenti di stipendio tali da ridurre o far perdere il beneficio fiscale.
Il reddito complessivo considerato è, ovviamente, 24.000 euro (altrimenti il bonus non sarebbe stato di 80 euro al mese), mentre il tipo di investimento scelto tra le soluzioni proposte è un “bilanciato” (70% obbligazioni, 30% azioni).
Questo il risultato:
È evidente l’importanza del “fattore tempo”. Il 30enne che guadagna 24mila euro, vedrà i suoi 960 euro annui investiti nel fondo pensione tradursi in una pensione complementare pari a 2.360 euro all’anno.
Il quarantenne, con lo stesso reddito, iscrivendosi più tardi, vede i suoi 960 euro annui tramutarsi in 1.400 euro all’anno di “seconda pensione”.
Sono molti i fattori che concorrono al risultato: l’andamento dei mercati, l’inflazione, la retribuzione, il tempo alla pensione.
I risultati della simulazione, però, sono indicativi: qual è il modo migliore per spendere gli 80 euro del bonus Renzi? Risparmiarli.
Le simulazioni riportate sono state tratte dall’articolo: “Ecco come incassare il bonus di 80 euro grazie ai fondi pensione (e incassare un assegno pensionistico più alto) in quattro mosse” di Marco lo Conte pubblicato sul sito web de Il Sole 24 Ore (www.ilsole24ore.com).
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