Una sintesi “musicale”, per un mese nel quale tutti i comparti appaiono intonati positivamente, anche se con tinte differenti a seconda dei casi. Ancora una volta a guidare l’avanzamento sono i mercati azionari, capaci di inanellare una serie di record e di sfiorare, se non addirittura superare, i massimi di fine 2021.
Nonostante le minacce dello scenario geopolitico, nonostante i rischi legati alla transizione energetica e al climate change, nonostante l’inflazione non doma… Nonostante tutto ciò, e forse anche altro: i mercati azionari – soprattutto negli States – continuano a crescere, sostenendo il vigoroso rialzo dei valori quota nei comparti (in primis Dinamico ma anche Reddito) ove questa asset class è più presente. Brilla in particolare il Nasdaq, il mercato dei titoli “tecnologici” USA, trascinato dai titoli di aziende i cui fatturati sono “esplosi” grazie allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, come Nvidia (+29% a febbraio). Pur consapevoli della cautela con cui i rendimenti di breve periodo vanno commentati, non possiamo che cogliere con favore tali risultati, tenuto peraltro conto che anche i gestori di Solidarietà Veneto hanno saputo ben interpretare questa fase di mercato, mettendo a segno performance mediamente superiori al loro benchmark di riferimento.
I rialzi dei valori quota sono stati favoriti anche dal buon andamento delle asset class alternative, con i primi investimenti nei fondi di private equity (capitale delle PMI italiane), avviati ormai quasi dieci anni fa, che stanno giungendo favorevolmente a compimento.
Meno brillante l’andamento dei mercati obbligazionari, anche se i rendimenti offerti sulle brevi scadenze sono ancora piuttosto elevati e consentono a strumenti conservativi come il comparto Garantito di Solidarietà Veneto di persistere con continuità nell’accumulo di rendimento.
Con lo sguardo al futuro prossimo intravvediamo anche a marzo una situazione complessivamente in ulteriore progresso che auspichiamo possa portare ad una buona chiusura di trimestre.
Rendimenti netti Febbraio 2024
DINAMICO
Prosegue per il comparto Dinamico il trend di crescita che prese avvio lo scorso novembre: febbraio si chiude infatti con un ottimo +1,95% ed una performance da inizio anno (+2,93%) che, sostenuta anche dalla efficacia della gestione, sopravanza nettamente il benchmark di riferimento (benchmark +2,52%). Un avanzamento dal significato rilevante: il valore quota ritocca infatti il “massimo assoluto” di fine 2021, completando così il recupero dei ribassi maturati nel tormentato 2022, “annus horribilis” della finanza. La discesa degli indici di volatilità, congiuntamente ai buoni risultati delle “trimestrali”, guida l’avanzamento dei mercati azionari che sostengono la componente “equity” (60% circa del portafoglio). Nel consolidarsi del trend, i gestori del comparto, capaci in ogni caso di maturare performance superiori al mercato, manifestano un atteggiamento comunque guardingo, consci delle minacce che giungono dallo scenario geopolitico, ma anche dall’incertezza che potrebbe originarsi tenuto conto che molti importanti Paesi (in primis gli USA) attraverseranno la fase delle elezioni nel 2024.
REDDITO
Anche il comparto Reddito chiude in positivo nel mese di febbraio, con una performance del +0,70%, per un incremento del valore quota da inizio anno pari a +1,19%, nettamente superiore al benchmark di riferimento (+0,79%). La buona performance ottenuta dai gestori si è generata in larga parte grazie alla componente azionaria che, tuttavia, nel comparto “centrale” di Solidarietà Veneto, è meno consistente rispetto al Dinamico e ciò spiega la minor consistenza del risultato rispetto a quello messo a segno dal comparto dedicato ai più giovani. Il buon andamento del portafoglio azionario, assieme a quello ugualmente positivo della asset class alternative, compensa una certa debolezza del mercato obbligazionario che, tuttavia, incorpora allo stato significative aspettative di rendimento. Ci si attende che queste possano concretizzarsi con gradualità man mano che i titoli si avvicineranno alla scadenza, anche se vi è la possibilità di un più rapido incremento se, come qualche analista ipotizza, nella seconda parte dell’anno dovessero concretizzarsi dei tagli ai tassi di interesse.
PRUDENTE
Febbraio sulla “linea di galleggiamento” per il comparto Prudente, che chiude il mese a quota + 0,04% (+0,41% da inizio anno; benchmark +0,25%). Nel comparto il buon andamento della componente azionaria (20% delle risorse gestite) compensa la debolezza dell’asset class obbligazionaria, soprattutto con riferimento ai prezzi dei titoli a medio termine. Come per il comparto Reddito reputiamo transitoria la flessione della componente obbligazionaria, supportata da rendimenti attesi che andranno tendenzialmente a manifestarsi man mano che i titoli si avvicineranno alla loro naturale scadenza. Sempre che, come qualche analista ipotizza, nella seconda parte dell’anno dovessero concretizzarsi dei tagli ai tassi di interesse, allorché potremmo assistere ad un incremento di valore che avrebbe direzione diametralmente opposta ai ribassi contabilizzati nel 2022, in corrispondenza dei rialzi di tasso che si susseguirono nel periodo.
GARANTITO
La performance del comparto Garantito in febbraio (+0,20%) replica in sostanza quella del mese precedente, per un rendimento da inizio anno pari allo 0,42% (parametro di riferimento +0,51% nello stesso periodo). La strategia improntata da Anima – Great Lakes, che predilige l’investimento in titoli di stato europei a brevissimo termine, si dimostra particolarmente efficace in questa fase, soprattutto grazie all’inversione della curva dei rendimenti, che premia maggiormente il breve termine rispetto alle scadenze più ampie. La progressione del rendimento pare peraltro confermarsi in misura non dissimile anche a marzo, segno di una stabilità particolarmente apprezzata dagli associati che scelgono il Garantito poiché prossimi al prelievo finale. Va tuttavia ricordato che se anche nel mercato dovessero manifestarsi tensioni come quelle di due anni fa, con oscillazioni consistenti del valore quota, gli iscritti al comparto possono contare sulla protezione assicurativa che, specie in caso di pensionamento, garantisce il 100% del capitale versato.