Per descrivere l’andamento dei mercati nell’ultimo trimestre sarebbe sufficiente una parola: volatilità. Con il mese di settembre si chiude infatti un’estate durante la quale la maggior parte delle asset class ha fatto registrare un andamento dei prezzi molto instabile.
La volatilità, semplificando, ci indica la variazione percentuale del prezzo di uno strumento finanziario rispetto a quello medio registrato in un certo periodo: è un indicatore che ci da la misura del “rischio” di un investimento, che è appunto considerato tanto più elevato quanto maggiore è la volatilità.
Naturalmente ci sono due tipi di volatilità: finché i mercati percorrono un trend complessivamente positivo (come ad esempio nei primi mesi dell’anno), la variabilità dei rendimenti, comunque positivi, non crea certo tensione.
Diverso è il caso dell’incertezza che genera il cosiddetto “downside risk”, cioè la variabilità dei prezzi che si portano sotto la loro media; in questi mesi, in particolare, i focolai di volatilità negativa sono stati molti: prima le code del caso Grecia e le tensioni per le bolle (immobiliari e non solo) Cinesi, più tardi la politica monetaria della FED (banca centrale degli Stati Uniti) ed il caso Volkswagen.
In ogni caso l’aderente dovrà aver cura di verificare quanto rischio (o quanta volatilità) “contiene” l’investimento nel fondo pensione e, se questo livello risulta coerente con le propri aspettative.
Val la pena di osservare che, proprio con l’obiettivo primario di contenere la volatilità complessiva dei vari portafogli, Solidarietà Veneto si è adoperato in questi anni per diversificare le gestioni, introducendo strumenti finanziari i cui andamenti di prezzo fossero tra di loro decorrelati, cioè che avessero andamenti di prezzo di direzione opposta (questo stabilizza l’andamento complessivo).
Si pensi all’investimento in obbligazioni a “focus geografico” o anche, per quanto riguarda i comparti Reddito e Dinamico, i fondi chiusi mobiliari (capitale di aziende non quotate).
Dopo questa premessa “didattica”, domani, andremo a verificare, più in dettaglio, per ciascun comparto, i rendimenti del mese di settembre. Continua a seguircii!
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