In questo articolo ci concentriamo unicamente sui rendimenti del mese di dicembre. Nei prossimi giorni sarà disponibile un approfondimento per tutti i commenti sull’anno 2014 nella sua interezza.
Garantito Tfr
Stabile, nel mese di dicembre, il valore della quota (-0,07% netto) del “Garantito TFR”. La gestione, affidata a Cattolica assicurazioni, genera, nell’anno un rendimento netto che sfiora l’8% (+7,89% netto) decisamente superiore rispetto al benchmark di riferimento (+1,72%). Si tratta di un risultato straordinario che trae origine dalla consistente discesa dei tassi e dal conseguente avvaloramento degli asset di carattere obbligazionario fra cui, in primis, i titoli di stato italiani.
Prudente
Anche il Comparto Prudente (Unipol, Groupama, Finanziaria Internazionale) trae beneficio dal ribasso dei tassi e dall’incremento di valore dei titoli obbligazionari (circa il 90% del totale delle risorse in gestione). Il 2014 (+0,65% netto a dicembre) si chiude con un rendimento pari a +6,69% netto, leggermente superiore al benchmark di riferimento (+6,66%). Anche in questo caso si tratta di un risultato eccezionale: nettamente il migliore dal 2002, anno in cui il comparto è stato attivato.
Reddito
Grazie ad un buon dicembre (+0,47% netto), il rendimento del comparto Reddito (Arca, Duemme, Generali e Finanziaria Internazionale) chiude l’anno sopra la soglia del 7%. Il ribasso dei tassi incide maniera più contenuta sul risultato finale, stante il fatto che, in questo comparto, la componente obbligazionaria è pari al 75%, dunque inferiore a quella del “Prudente” e del “Garantito TFR”. Tale aspetto è peraltro compensato dal rialzo dei mercati azionari. Da evidenziare in tal senso la performance dei titoli azionari USA, il cui valore è stato sospinto anche dal rafforzamento del dollaro. Fra i gestori, nel corso dell’anno, solo Arca supera il benchmark di riferimento (+7,55%); il valore quota del comparto si rivaluta complessivamente del +7,05% netto.
Dinamico
Il “Dinamico”, grazie al +0,31% netto realizzato a dicembre, chiude molto bene l’anno (+6,92% netto). Spicca, riguardo al comparto dedicato ai più giovani, l’ottima performance nel lungo periodo (nel quinquennio e nel decennio): un aspetto che potremmo descrivere con qualche particolare in più negli approfondimenti che saranno pubblicati nei prossimi giorni. La gestione (Pioneer e Finanziaria internazionale) non riesce peraltro a superare il benchmark di riferimento (+10,41%). Come già evidenziato nei precedenti numeri, la scelta del gestore Pioneer di insistere nella crescita dei mercati europei (piuttosto che di quelli d’oltreoceano) non ha generato i risultati attesi. Osserviamo peraltro che, alla luce delle recenti mosse della BCE (quantitative easing) e delle reazioni decisamente positive di alcuni mercati azionari, in primis quello italiano, forse tale scelta potrebbe rivelarsi più efficace nell’anno appena cominciato.
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