La Cina è vicina?
Ora, dopo il mese di agosto e ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, l’abbiamo capito: la Cina non è più soltanto un mercato di sbocco per le esportazioni dei paesi sviluppati.
Questa crisi, e l’allarme che ha creato a livello planetario, ci dimostra quanto siano rilevanti, anche per il nostro “quotidiano”, vicende apparentemente così geograficamente lontane. L’attuale PIL cinese, oltre 8 miliardi di Euro, è secondo solo a quello degli Stati Uniti. Se andiamo indietro di 9 anni (2006, prima della crisi) il PIL italiano (1,5 Miliardi), superava quello cinese!
Una crescita incredibile, per questo gigante economico che qualcuno ha definito “dai piedi d’argilla”. Un paese nel quale l’economia di mercato è regolata da istituzioni pubbliche che dimostrano una particolare attitudine all’ingerenza.
Questo è un punto chiave: nella gestione di questa crisi le autorità non sono state giudicate all’altezza del proprio compito, generando, inevitabilmente instabilità.
In sintesi, abbiamo capito che, e lo diciamo anche in rima baciata, la Cina è vicina. E non solo lei.
Chi ci segue abitualmente avrà notato, da febbraio in poi, una particolare alternanza di rendimenti positivi e negativi che, in questa misura, non osservavamo da almeno quattro anni (2011 – crisi debito pubblico).
Il nostro lettore affezionato avrà colto pure la nostra costante attenzione a mettere l’accento proprio sulla volatilità dei mercati, prima ancora che sul rendimento ottenuto dalle diverse linee di investimento. Uno punto di forza che caratterizza da sempre l’impostazione strategica degli investimenti di Solidarietà Veneto è proprio il contenimento della variabilità dei rendimenti.
Ciò non toglie che un mercato particolarmente “mosso”, come quello del 2015, genera un forte stimolo per l’iscritto a monitorare la coerenza tra il profilo di rischio/rendimento del comparto scelto e gli anni mancanti al pensionamento.
Vediamo nel dettaglio i risultati fatti registrare nel mese:
Garantito Tfr
Il comparto dedicato agli iscritti più vicini alla pensione (meno di 6 anni) registra nel mese di agosto un – 0,61%. Il risultato da inizio anno, positivo: +1,53% (benchmark netto +0,68%) e superiore alla rivalutazione del TFR (+1,06%), si pone inoltre al vertice fra quelli riscontrati dai Comparti dotati di garanzia, che oggi il mercato offre della previdenza complementare offre.
Prudente
+1,00% (benchmark netto +1,37%) da inizio anno per il comparto dedicato a chi si trova a meno di 10 anni alla pensione. I risultati dei marcati azionari, tutti pesantemente negativi, ed un effetto cambio sfavorevole (il valore dell’Euro è aumentato, a scapito delle altre divise) hanno inciso a fondo sul risultato di agosto (-1,40%).
All’opposto, in questo contesto di forte volatilità, emerge la caratteristica del mandato a “focus geografico” (circa il 5% del patrimonio): gli investimenti sulle emissioni obbligazionarie di aziende non quotate non risentono infatti quasi per nulla di tali oscillazioni, contribuendo a stabilizzare la performance.
Reddito
Nel mese di agosto le perdite del Dax (Borsa di Francoforte) e del FTSE 100 (Londra), principali mercati di riferimento europei, hanno sfiorato il 10%. Tenendo conto dell’effetto cambio non sono andate meglio le borse extracontinentali. Nel comparto “Reddito”, alcuni elementi hanno contribuito a compensare tali fattori. Ne citiamo un paio, i più interessanti: innanzitutto l’investimento nell’azionario Italia (5% del patrimonio), mercato che ha registrato numeri migliori rispetto ad altri paesi; poi la componente obbligazionaria (compresa quella a “focus geografico”) i cui valori sono rimasti piuttosto stabili, come già indicato nel commento del Comparto Prudente.
Questo scenario spiega il risultato di agosto: -2,05%. La performance del “Reddito” da inizio anno, +2,20% (benchmark netto +2,38%), è fra le migliori fra quelle riscontrate nel mercato: emerge proprio in questo contesto il valore “difensivo” della strategia adottata per il comparto dedicato agli iscritti a cui mancano più di 10 anni alla pensione.
Dinamico
L’opzione consigliata agli aderenti con un orizzonte medio/lungo (15 anni e oltre) fa rilevare, nel mese, un pesante -3,60%. Numeri che non stupiscono, in quanto il 50% degli asset del comparto è investito, come sappiamo, in azioni. Del resto la maggiore “volatilità” è una caratteristica tipica di questo comparto e, su orizzonti temporali lunghi, questa caratteristica può essere in qualche misura compresa, accettata e anche, per certi versi, desiderata.
Il Dinamico peraltro, +2,51% da inizio anno (benchmark +2,40%), presenta comunque il miglior rendimento fra quelli offerti dai quattro comparti. C’è da considerare, tra l’altro, che confrontando i risultati da inizio anno messi a segno dai altri prodotti che il mercato propone agli aderenti più giovani, si cominciano a intravedere numerosi segni “meno”, specialmente per le linee con asset allocation particolarmente aggressive e, dunque, fortemente sbilanciate sulle azioni.
Anche in questo caso il suggerimento è quello di valutare con attenzione la propria scelta, coniugandola con il proprio orizzonte temporale e ricordando che il personale di Solidarietà Veneto, con gli sportelli dislocati sul territorio, è a disposizione per ogni consulenza.
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