La fine dell’anno si avvicina e con essa alcune scadenze fiscali piuttosto importanti. Vediamo le informazioni principali per massimizzare i benefici fiscali a disposizione degli iscritti a Solidarietà Veneto.
Una prima distinzione: versamenti da busta paga o diretti?
I versamenti volontari al Fondo Pensione possono essere effettuati:
- attraverso l’azienda, attivando una trattenuta dalla busta paga che può essere in percentuale del proprio reddito lordo, oppure sotto forma di “una tantum”. Tramite queste due opzioni il contribuente potrà beneficiare dello sconto fiscale immediatamente (in busta paga): il versamento verrà inoltre rappresentato nella CU (Certificazione Unica) e nella Dichiarazione dei redditi, senza alcun aggravio ulteriore;
- tramite un versamento volontario diretto (bonifico dal proprio conto corrente a quello del Fondo Pensione). Per accedere al beneficio fiscale il contribuente dovrà documentare il versamento in Dichiarazione dei redditi, presentando copia dell’ordine di bonifico (ricevuta di versamento dei contributi) oppure la dichiarazione del fondo attestante il versamento. Si consiglia in questi casi di conservare entrambi i documenti.
Le differenze tra le due opzioni? Burocrazia, ISEE e Bonus 80 euro
Le due alternative sono fiscalmente equivalenti: l’aderente beneficerà in ogni caso della deducibilità (e del conseguente sconto fiscale). Il primo caso ha però tre pregi:
– nessun impatto burocratico;
– sconto fiscale immediato in busta paga;
– vantaggi “collaterali” su ISEE e Bonus 80 euro (v. approfondimento a fine articolo).
La deducibilità fiscale
I contributi versati a Solidarietà Veneto sono deducibili dal reddito fino alla soglia annua di 5.164,57 euro (vedi esempio). Il versamento, riducendo il reddito imponibile ai fini IRPEF, determina per l’iscritto uno “sconto fiscale” (minori imposte pagate) pari all’aliquota IRPEF più elevata (cosiddetta “aliquota marginale”) applicata al reddito del contribuente.
Figli a carico
Fermo restando il suddetto limite di 5.164,57 euro, la deduzione spetta anche se il versamento è effettuato per i familiari fiscalmente a carico iscritti al Fondo Pensione.
Come massimizzare il vantaggio derivante la deducibilità?
Più versi, meno tasse paghi: quattro le possibilità, da valutare anche in coordinamento con la propria Azienda:
- incrementare la percentuale di versamento trattenuta mensilmente dalla busta paga, compilando questo modulo e consegnandolo all’azienda, che ne invierà copia anche ai nostri uffici;
- effettuare una contribuzione una tantum da busta paga, verificando previamente se l’Azienda è strutturata per gestire questa fattispecie. L’importo desiderato sarà comunicato utilizzano questo modulo;
- dar corso ad un versamento diretto a Solidarietà Veneto con un bonifico bancario alle coordinate bancarie indicate qui;
- destinare una somma ai propri familiari a carico iscritti a Solidarietà Veneto, sempre tramite bonifico bancario, seguendo le indicazioni riportate qui.
Attenzione: nel caso di versamento diretto per sé o per i familiari a carico, per agevolare la corretta registrazione entro l’anno, invitiamo ad effettuare il bonifico entro e non oltre il 20 dicembre 2019.
Alcune ulteriori domande ricorrenti
- Come funziona la tassazione dei “contributi welfare” e dei “premi di risultato”?
I contributi welfare e, ancor di più, i premi di risultato, negoziati attraverso la contrattazione di secondo livello (aziendale o territoriale) che rispettino determinati requisiti, godono di una tassazione particolarmente agevolata. Per scoprire come funzione clicca qui .
- Cosa accade ai versamenti che nell’anno superano la soglia dei 5.164,57 euro?
I contributi “oltre soglia” sono denominati “contributi non dedotti”. Hai superato la soglia. Scopri qui cosa fare.
- Quali sono i vantaggi fiscali di cui beneficio versando al Fondo il TFR?
Il vantaggio è connesso soprattutto con la tassazione finale agevolata. Approfondisci qui ogni aspetto.
Vantaggi "collaterali": il Bonus 80 euro
Per valutare la sussistenza del diritto a beneficiare del bonus 80 euro, il legislatore prende a riferimento il cosiddetto “reddito complessivo”. Se questo è compreso tra 8.174 e 24.600 euro, il bonus viene riconosciuto per “intero” (circa 80 euro al mese, 960 euro in un anno); se il reddito complessivo è compreso fra il 24.600 ed il 26.600 euro, l’erogazione è parziale (vedi anche il nostro approfondimento).
Emerge qui una prima importante distinzione tra versamenti da busta paga e quelli diretti.
Senza entrare in complessi tecnicismi, ci orientiamo alla sostanza: solo i versamenti che transitano per la busta paga concorrono a diminuire il “reddito complessivo” considerato per l’attribuzione del bonus. All’opposto, i versamenti diretti (bonifico da conto corrente), consentono di beneficiare dello “sconto fiscale”, ma non hanno effetti sul calcolo del bonus 80 euro.
Come ottenere il bonus 80 se si supera la soglia dei 24.600 euro?
Due possibilità, da valutare anche in coordinamento con la propria Azienda:
- effettuare un versamento una tantum direttamente da busta paga, verificando previamente se l’Azienda è strutturata per gestire questa fattispecie. L’importo desiderato sarà comunicato utilizzano questo modulo;
- in vista del prossimo anno, per evitare soluzioni “dell’ultimo minuto” puoi incrementare la percentuale di versamento trattenuta mensilmente dalla busta paga, compilando questo modulo e consegnandolo all’ufficio personale della tua azienda.
Vantaggi "collaterali": ISEE
Qual è il rapporto tra fondo pensione e ISEE? Anzitutto ricordiamo che i fondi pensione non rientrano tra i rapporti finanziari da comunicare. Nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE) andrà indicata la posizione maturata solo quando l’iscritto, raggiunto il pensionamento, abbia optato per l’erogazione della rendita da parte del fondo pensione.
Concentrandoci ora sul reddito considerato ai fini ISEE, occorre distinguere ancora una volta tra i versamenti che transitano per la busta paga e quelli “diretti” (bonifico da conto corrente al Fondo): solo i versamenti a Solidarietà Veneto realizzati per il tramite del datore di lavoro (e quindi, da busta paga) concorrono, infatti, a diminuire il reddito considerato ai fini del calcolo ISEE.
Di conseguenza, anche nell’ambito del calcolo ISEE, i versamenti diretti, pur beneficiando dello “sconto fiscale”, non hanno effetto alcuno.
Come ridurre il reddito considerato ai fini ISEE con il fondo pensione?
Come per il caso del bonus 80 euro, vi sono due possibilità:
- dar corso, in accordo con l’Azienda, un versamento una tantum da busta paga;
- agire sul versamento periodico al Fondo Pensione, incrementando la percentuale di trattenuta dalla busta paga, attraverso l’apposito modulo.
Per maggiori informazioni o chiarimenti, gli uffici del fondo e i nostri referenti di zona sono a completa disposizione.