Come gestire il proprio fondo pensione sotto il profilo fiscale? Cosa dichiarare nel modello 730 e in quale “rigo”? Una breve guida per affrontare gli adempimenti richiesti in sede di compilazione della Dichiarazione dei Redditi.
Deducibilità e detraibilità
I versamenti al fondo pensione sono deducibili fiscalmente fino ad un massimo di 5.164,57 euro all’anno; ma cosa vuol dire?
La differenza tra oneri deducibili e detraibili si basa sul computo degli stessi prima o dopo il calcolo dell’imposta:
- la deducibilità consiste nella sottrazione degli importi deducibili dal reddito prima di calcolare l’imposta. In sostanza: REDDITO – ONERI DEDUCIBILI = REDDITO IMPONIBILE. Successivamente, sulla base del reddito imponibile, viene calcolata l’imposta.
- La detraibilità consiste nella sottrazione degli importi detraibili dopo aver calcolato il reddito imponibile e l’imposta da versare; tali oneri vengono sottratti direttamente dall’imposta (già calcolata in precedenza in base al reddito). Avremo dunque: IMPOSTA NETTA = IMPOSTA – ONERI DETRAIBILI.
Le contribuzioni al fondo, essendo deducibili, abbattono il reddito imponibile, e permettono al lavoratore iscritto di beneficiare di uno “sconto fiscale“ pari all’aliquota Irpef più alta (mediamente il 27% + addizionali regionali e comunali).
Sconto fiscale, quando? Subito!
Il vantaggio fiscale sui versamenti al fondo pensione effettuati da busta paga viene riconosciuto ogni mese nella busta paga; il reddito indicato nella Certificazione Unica, quindi, è già ridotto dei versamenti alla previdenza complementare indicati al punto 413 della Certificazione Unica stessa.
Nelle istruzioni per la compilazione del 730, con riferimento ai righi da E27 a E31 (Contributi e premi per forme pensionistiche complementari e individuali), l’Agenzia delle Entrate scrive: «Il contribuente non è tenuto alla compilazione dei righi da E27 a E31 se non ha contributi per previdenza complementare da far valere in dichiarazione. Questa situazione si verifica se, in assenza di ulteriori versamenti per contributi o premi non dedotti, relativi ad altre forme di previdenza integrativa, non è indicato alcun importo al punto 413 della Certificazione Unica».
In altre parole, per i lavoratori dipendenti che versano al fondo pensione esclusivamente da busta paga all’atto della Dichiarazione dei Redditi, non si rende necessaria nessuna operazione aggiuntiva. Né il Fondo, né l’aderente, quindi, dovranno produrre ulteriore documentazione, rispetto a quella rilasciata dal datore di lavoro.
Versamenti volontari diretti
Diversa è, invece, la gestione dei versamenti diretti a Solidarietà Veneto (quindi quelli effettuati dai lavoratori autonomi o, in generale, da tutti i lavoratori senza passare dalla busta paga) che dovranno essere evidenziati al momento della compilazione del Modello 730.
A tal fine occorrerà presentare, in sede di dichiarazione, copia dell’ordine di bonifico bancario del versamento effettuato al fondo accompagnata dalla comunicazione attestante l’effettivo versamento, che i nostri uffici hanno già provveduto ad inviare agli interessati. Per maggiori approfondimenti sulla corretta gestione degli aspetti qui sintetizzati, consigliamo di rivolgersi al proprio Caf o Consulente di fiducia.
Versamenti per i familiari a carico
Nel caso di versamento in favore di un soggetto fiscalmente a carico, le modalità per beneficiare dello sconto fiscale derivante dalla deducibilità fiscale degli importi sono le stesse dei versamenti volontari diretti, indicate nel paragrafo precedente.
Welfare aziendale e Premi di Risultato
I contributi welfare e, ancor di più, i premi di risultato, negoziati attraverso la contrattazione di secondo livello (aziendale o territoriale) che rispettino determinati requisiti, godono di una tassazione particolarmente agevolata (per scoprire il loro funzionamento, il nostro approfondimento PREMI DI RISULTATO. COSA SONO E COME SI POSSONO RICEVERE).
In entrambi i casi, i contributi vengono destinati al fondo pensione direttamente dall’azienda e, analogamente ai versamenti eseguiti dalla busta paga, premi e welfare sono già indicati nella Certificazione Unica e né il Fondo, né l’aderente dovranno produrre ulteriore documentazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Contributi non dedotti: quando dichiararli?
Gli eventuali contributi volontari versati in eccesso rispetto il limite dei 5.164,57 euro (e quindi non deducibili dal reddito), dovranno essere comunicati al Fondo entro il 31 dicembre dell’anno fiscale successivo tramite l’apposito modulo.
Nel caso di “contributi non dedotti”, al momento dell’erogazione della prestazione finale (in capitale o rendita) gli importi non dedotti e comunicati al Fondo, andranno a ridurre l’imponibile fiscale. Nella fase di erogazione, quindi, su tali importi la fiscalità sarà azzerata.