Attenzione! Su Facebook qualcuno sta cercando di spacciarsi per Solidarietà Veneto. Non ci cascare. Noi non ti chiediamo il collegamento, non ti mandiamo messaggi privati per chiederti dati personali o proporti "strani" affari. Se ricevi una richiesta di collegamento segnala il profilo a Facebook e bloccalo.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Fiscalità

Fiscalità: cosa sono i contributi “non dedotti”? Chi è tenuto a comunicarli?

Facebook
Twitter
LinkedIn

Entro la fine dell’anno, l’iscritto al fondo pensione è chiamato a comunicare i cosiddetti “contributi non dedotti”, ovvero i versamenti che, l’anno fiscale precedente, non hanno beneficiato della deducibilità sul reddito. Approfondiamo insieme il tema.

Il regime fiscale previsto sulle forme di previdenza complementare prevede, in Italia, uno schema ETT: esenzione in fase di versamento, tassazione dei rendimenti, tassazione delle prestazioni.

In sede di contribuzione al fondo pensione, è dunque possibile dedurre i versamenti dal reddito entro il limite di 5.164 euro annui. Nel computo non rientra la quota di TFR, “reddito differito” sul quale non grava tassazione nel corso dell’anno di maturazione.

Ma cosa accade se si eccede il limite di 5.164 euro? Il beneficio fiscale rimane immutato sugli importi ricompresi nella soglia ma è bene comunicare al fondo pensione le cifre eccedenti: sono i cosiddetti “contributi non dedotti“.

Contributi non dedotti: natura e regime fiscale

La comunicazione sui “contributi non dedotti” è richiesta quando i contributi versati al fondo pensione superino il limite dei 5.164 euro annui: in questo caso, gli importi eccedenti non sono deducibili dal reddito ed, entro il 31 dicembre dell’anno successivo, l’iscritto è tenuto ad inviare una comunicazione e/o compilare l’apposito modulo indicando l’importo specifico e l’anno di riferimento.

L’obiettivo? Ottenere un beneficio importante: al momento dell’erogazione della prestazione finale (in capitale o rendita), gli importi non dedotti e comunicati al Fondo, andranno a ridurre l’imponibile fiscale; su tali importi, dunque, la fiscalità sarà azzerata.

Dove verificare l’importo dei contributi non dedotti?


In generale, l’eventuale contributo “in eccesso” è riportato nel Modello 730 compilato in sede di Dichiarazione dei Redditi: al rigo E27 e E30 è infatti possibile verificare l’importo “dedotto” e quello “non dedotto”: quest’ultimo è il valore da comunicare al fondo pensione mediante la compilazione del modulo dedicato.

IMPORTANTE: la comunicazione sui contributi non dedotti è da fornire con riferimento all’anno precedente. Ad esempio, entro il 31 dicembre 2023, dovranno essere indicati gli importi non dedotti nel corso del 2022 (evidenziati nel modello 730/2023).

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Solidarietà Veneto aderisce ai principi per l’investimento responsabile delle Nazioni Unite

Solidarietà Veneto ha ufficialmente aderito ai PRI – Principles for Responsible Investment, l’iniziativa appoggiata dalle Nazioni Unite per incoraggiare l’integrazione dei fattori ESG (Environmental, Social, Governance) nelle scelte di investimento.L’ingresso nel network è stato formalizzato il 16 aprile 2025, come indicato nel registro ufficiale dei firmatari PRI. I PRI rappresentano oggi il più ampio progetto

Maggio: i mercati rifioriscono, ma non c’è rosa senza spine

Il buon andamento dei mercati azionari nel “mese delle rose” favorisce i comparti di Solidarietà Veneto. Buone notizie anche dallo “spread” italiano, che torna ai minimi dal 2021. Il contesto, molto incerto a causa delle tensioni geopolitiche, stimola la riflessione sul corretto posizionamento comparto – profilo di rischio. L’estate è appena iniziata, ma la calura

Pensione anticipata contributiva: da oggi conta anche la previdenza complementare.

Pensione a 70 anni? No, grazie. Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, si apre una nuova possibilità per chi desidera accedere alla pensione in anticipo. Se aderisci a una forma di previdenza complementare potrai utilizzarla per accedere prima alla pensione. In pratica, un passo in più verso la flessibilità pensionistica. Se l’importo

Torna in alto