Festeggiare i primi 25 anni di vita, ma guardare già alle sfide che caratterizzeranno i prossimo futuro.
Possiamo riassumere così quanto emerso durante il convegno “La Previdenza in Veneto” organizzato in occasione del 25° anniversario della costituzione di Solidarietà Veneto, primo fondo pensione contrattuale territoriale avviato in Italia.
50.000 lavoratori iscritti, 6.000 aziende associate, 18.000 prestazioni erogate e 1 miliardo di euro il patrimonio gestito. Sono questi i traguardi raggiunti dal fondo; quali sono i temi da sviluppare nei prossimi mesi?
I temi emersi durante i lavori del Convegno sono principalmente due:
- investimenti ed economia reale
- miglioramento dell’offerta del fondo pensione
Su entrambi Solidarietà Veneto è già operativo: «siamo soddisfatti di celebrare 25 anni di attività – ha dichiarato Andrea Tomat, Presidente del Fondo nel suo intervento conclusivo – con un messaggio cosi positivo: di sostegno alla crescita delle aziende del territorio e di continuo sviluppo della previdenza complementare per i collaboratori dell’area».
Investimenti ed economia reale
Innanzi tutto gli “investimenti territoriali”: «Aziende, Sindacati e Politica devono apprezzare e valorizzare questa opportunità. – ha sottolineato Tomat – Per tutto il sistema, è più che mai necessario promuoverla e sostenerla adesso»
Tomat ha poi proseguito: «Con Basilea i rubinetti del credito bancario si sono ristretti o sono diventati più selettivi specialmente per il medio lungo termine. Lo hanno confermato anche Consob e Banca d’Italia nelle loro relazioni annuali».
Sul rapporto tra fondo pensione e economia reale si è espresso anche il Sottosegretario al MEF Pierpaolo Baretta, intervenuto al Convegno in diretta dal Senato: «Circa il ruolo che il fondo pensione può giocare per l’economia reale, attivando investimenti diretti sul territorio, questo è assolutamente favorito dallo Stato»
«Già nella scorsa legge di Stabilità – ha proseguito Baretta – il Governo ha reso più competitivi gli investimenti dei fondi pensione nell’economia reale, estendendo a questi il regime di abbattimento fiscale previsto per gli investimenti in titoli di stato».
In Veneto oggi possiamo contare su un investitore istituzionale come Solidarietà Veneto. «In Europa è così da tempo – ha sottolineato Andrea Tomat – i fondi pensione investono nell’economia reale circa il 7% del patrimonio, in Italia siamo fermi al 3,5%. Solidarietà Veneto è già al 7% e più cresce il patrimonio, più risorse possono tornare sul territorio grazie al percorso di investimenti avviato dal fondo».
Più welfare
È proprio il Sottosegretario a lanciare l’altro tema principale: il completamento dell’offerta di welfare che i fondi pensione possono garantire agli associati: «Sono favorevole ad una maggiore integrazione pubblico-privato del welfare e credo sia necessario un ripensamento complessivo del sistema. da questo punto di vista, l’esperienza di Solidarietà Veneto può essere un modello a cui guardare».
Durante il Convegno, infatti, Solidarietà Veneto ha presentato l’avvio delle “prestazioni accessorie”, che «vanno a centrare un bisogno importante dei lavoratori iscritti, ovvero quello di tutelare la propria famiglia dai rischi derivanti dall’invalidità permanente o dal caso di morte» ha spiegato il Direttore Paolo Stefan.
«Questa sarà la novità che porteremo avanti con convinzione nel prossimo anno, azienda per azienda, famiglia per famiglia del nostro territorio» ha concluso Stefan.
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