Orgoglio per quello che è stato fatto, impegno per accelerare il processo di crescita di Solidarietà Veneto.
Sono questi gli elementi che emergono dalle parole di Franca Porto, Segretario Generale della Cisl del Veneto.
Le abbiamo fatto alcune domande, ecco le sue risposte.
Buongiorno Segretario, come descriverebbe, con un aggettivo, il percorso di Solidarietà Veneto dal 1990 ad oggi?
Al posto dell’aggettivo vorrei usare un modo di dire. Solidarietà Veneto è sempre stato “un passo in avanti”.
Quale futuro immagina per Solidarietà Veneto?
Solidarietà Veneto è uno dei migliori prodotti di uno dei punti di forza delle relazioni industriali in Veneto: la contrattazione di secondo livello, abbinata alla bilateralità. Il suo futuro è quindi assicurato perché questo modello contrattuale è quello vincente. Se, poi, finalmente si completa la imprescindibile svolta verso la previdenza complementare, Solidarietà Veneto è in pole position per diventare il vero fondo dei lavoratori veneto.
Quale sarà il ruolo della Cisl del Veneto nei prossimi 25 anni di attività di Solidarietà Veneto?
La risposta a questa domanda è già contenuta in quella della precedente. La Cisl è geneticamente il sindacato della contrattazione aziendale e territoriale. In Veneto vogliamo concentrare la nostra azione, già dai prossimi mesi, su due aspetti: il welfare integrativo, anche valorizzando le potenzialità della bilateralità, e poi la partecipazione. Continueremo, quindi, ad essere il grande motore di spinta del fondo territoriale, proprio come lo siamo stati dalla sua costituzione.