Approvata all’unanimità l’adesione al “Forum”. Il fondo pensione regionale del Veneto è pronto a condividere le linee guida in materia di ambiente, responsabilità e sostenibilità finanziaria.
Promuovere la conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari: ecco la “mission” del Forum della Finanza Sostenibile, associazione no profit attiva da quasi 20 anni e che conta oltre 100 soci tra fondazioni, associazioni di categoria, società di gestione, casse e fondi di previdenza e molti altri soggetti interessati dagli effetti ambientali e sociali dell’attività̀ finanziaria.
E, da giugno 2020, fra i soci c’è anche il fondo pensione territoriale Solidarietà Veneto.
CRITERI ESG: QUANDO LA FINANZA ABBRACCIA LA SOSTENIBILITA’
La nuova collaborazione nasce dalla volontà di mettere a fattor comune elementi di competenza rispetto al tema degli investimenti socialmente responsabili.
L’obiettivo? Costruire un patto per il nuovo risparmio previdenziale, che abbracci nella loro interezza i cosiddetti criteri “ESG”: “E”, ovvero l’impatto ambientale (Environmental), “S”, ossia le prospettive di sviluppo sociale (Social) e infine “G”, cioè la qualità dei principi, delle regole e delle procedure che riguardano la gestione e il governo delle aziende (Governance).
E’ una questione figlia di quella finanza etica che Solidarietà Veneto ha incrociato già nel 2012, giungendo poi a connotare come “socialmente responsabile” la gestione del comparto Prudente. È passato quasi un decennio e ci ritorna alla memoria la profonda distanza tra l’argomento – all’epoca ancora una nicchia – e l’interesse del risparmiatore medio.
Da allora, con un incalzante “crescendo”, il tema ambientale è salito agli onori della cronaca, purtroppo, anche locale.
TEMPESTA VAIA, MA NON SOLO. IL CAMPANELLO D’ALLARME SUONA SEMPRE PIU’ FORTE
Ottobre 2018: la tempesta “Vaia” si abbatte sull’arco alpino, sconvolgendo la montagna veneta e segnando il paesaggio con ferite profonde. Un disastro ambientale che ha toccato da vicino il nostro territorio, non l’ultimo peraltro (pensiamo all’acqua alta record dello scorso inverno, con le coste flagellate dall’impeto del mare). E la sensazione che in futuro non ci sia da stare molto tranquilli.
La violenza dei fenomeni atmosferici scatenò una gara di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite, ma anche una parallela presa di coscienza sui rischi connessi con il cambiamento climatici, da cui è scaturita una domanda: “cosa possiamo fare?”
È da queste domande che il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha iniziato a ragionare su un diverso approccio alla finanza che, pragmaticamente, tende a privilegiare i modelli di business sostenibili nel tempo e, dunque, più efficaci rispetto all’obiettivo della redditività nel lungo periodo. Nell’epoca del pessimismo da “Covid-19”, ecco un obiettivo a cui tendere con determinazione: l’auspicio di un futuro migliore. Da costruire anche attraverso il risparmio a lungo termine.
L’Impegno passa ora al neoeletto Cda che, per continuare sul cammino tracciato, potrà contare su alleato in più: la solida rete del Forum della Finanza Sostenibile.