Attenzione! Su Facebook qualcuno sta cercando di spacciarsi per Solidarietà Veneto. Non ci cascare. Noi non ti chiediamo il collegamento, non ti mandiamo messaggi privati per chiederti dati personali o proporti "strani" affari. Se ricevi una richiesta di collegamento segnala il profilo a Facebook e bloccalo.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Tutte

Rendimenti 2014: un anno Straordinario (seconda puntata)

Facebook
Twitter
LinkedIn

Dopo il primo quadro generale, in questa nuova puntata del nostro approfondimento sul 2014 finanziario, ci concentreremo sul confronto, di lungo periodo, tra l’opzione “tfr in azienda” e quella “tfr al fondo”. E, in un caso, il risultato è impressionante.

Tfr – Fondo Pensione dal 2005-2014: un decennio molto “Dinamico”

Proprio per la già citata straordinarietà del 2014 ci pare fuori luogo fermarsi ad un’analisi “di facciata” sul singolo anno; i Fondi Pensione si misurano infatti sul lungo periodo. Focalizzandoci sul decennio 2005-2014, nella tabella qui sotto osserviamo come i risultati finanziari del Fondo siano nettamente migliori rispetto alla rivalutazione del Tfr.

Nel Dinamico, dedicato ai più giovani, tale differenza assume addirittura una dimensione impressionante: nel decennio il Tfr si rivaluta del 28% circa; gli iscritti che hanno scelto il Dinamico maturano invece un rendimento netto più che doppio: 61%.

Garantito Tfr: il “free risk” che rende

Ci vogliamo soffermare sul comparto che per sua natura di più si avvicina al vecchio meccanismo del Tfr in azienda: il Garantito Tfr. Lo facciamo a beneficio di quanti ritengono che nel Fondo Pensione non si debbano assumere rischi superiori a quelli derivanti dal meccanismo di rivalutazione previsto dalla legge.

Il comparto offre una garanzia di rendimento minimo almeno pari alla stessa rivalutazione netta triennale del Tfr. Il comparto è attivo dall’estate del 2007 e, dal primo anno di intera gestione (2008), ha reso il 30% netto (mediamente più del 4,5% l’anno); il Tfr, nello stesso periodo, si ferma al 18%.

Il futuro: tassi bassi e interesse


Un quadro fortemente positivo che però, fatta l’analisi del passato, ci impone di guardare al futuro. Ed è qui che, proprio a fronte della situazione straordinaria che ha caratterizzato il 2014, vi sono alcune preoccupazioni.

Chi segue i nostri approfondimenti, ha ben inteso che i numeri del 2014 derivano soprattutto dal ribasso dei tassi di interesse, il cui effetto è stato un generalizzato rialzo del valore degli asset obbligazionari (tra cui, in primis, i titoli di stato italiani). Parallelamente, le politiche espansive delle banche centrali hanno determinato il rialzo, non sempre giustificato da solidi fondamentali, dei titoli azionari.

In pratica una marea di liquidità ha creato inflazione nei prezzi dei titoli (invece che in quelli dei beni)! In sintesi: nel 2014 è cresciuto il valore della finanza e ne hanno tratto beneficio i risparmiatori.

C’è da dire che molti si aspettavano che l’Europa, o meglio la BCE, guidata da Mario Draghi, avrebbe seguito con più convinzione l’esempio della FED e della BOJ (banche centrali rispettivamente di USA e Giappone) nell”operazione liquidità facile. Un atteggiamento che si sarebbe dovuto ribaltare anche sul valore dei titoli azionari europei.

Questo è accaduto solo in parte e qualche gestore che aveva creduto, e ancora crede, a tale scenario, non ne ha tratto pieno beneficio. Per quanto riguarda Solidarietà Veneto, il risultato di Pioneer nel comparto Dinamico rispecchia esattamente tale atteggiamento.

E ora? Come difendersi in questo scenario di tassi bassi?
Proveremo a rispondere nella terza, e ultima, puntata di questa nostra analisi.

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Luglio 2025: comincia bene il secondo semestre finanziario di Solidarietà Veneto

Terzo mese consecutivo di crescita per i rendimenti dei quattro comparti di Solidarietà Veneto. Nell’anno dei saliscendi, si consolidano quindi le performance positive messe a segno al termine del primo semestre. Una buona notizia, che matura tuttavia nel contesto di forte incertezza più volte rappresentato nei mesi scorsi. Nel movimentato “palcoscenico finanziario 2025”, fra i

Semestre turbolento, ma giugno chiude con segno positivo

Giugno chiude positivamente un primo semestre piuttosto tormentato. Nonostante lo scenario internazionale complesso, i mercati reggono, anche se con risultati meno brillanti rispetto al 2023-24. In questo contesto la scelta del comparto resta decisiva per chi vuole investire con successo nel medio-lungo periodo. Le buone notizie di giugno arrivano dai “numeri”, con tutti e quattro

Progetto Engagement: prosegue il dialogo con le aziende in occasione della Sustainability Week 2025

In occasione della Euronext Sustainability Week 2025, in programma dal 4 all’11 settembre e promossa da Borsa Italiana – Euronext, il Forum per la Finanza Sostenibile e Assofondipensione propongono un’iniziativa di dialogo (engagement) con le aziende sugli aspetti di sostenibilità. Anche quest’anno, gli investitori soci delle due associazioni – tra cui Solidarietà Veneto – hanno

Torna in alto