Quasi quattordici anni di “storia” senza mai chiudere un anno con il “segno meno”, per un rendimento netto medio annuo del 3,23%, ottenuto con una volatilità molto ridotta (2,14% negli ultimi dieci anni). Un investimento previdenziale selezionato da quasi un quarto degli associati di Solidarietà Veneto, che ne apprezzano quelle caratteristiche (conservazione del capitale – rendimenti stabili e tendenzialmente superiori a quelli degli strumenti di mercato monetario) che sono condensate nella denominazione, “Comparto Prudente”, con cui, nel settembre 2002, questa linea venne attivata. Tre i gestori chiamati a gestire oltre 240 milioni di Euro di patrimonio; per loro un impegno severo: confermarsi all’altezza delle aspettative degli iscritti a cui mancano tra i 10 ed i 4 anni al pensionamento, in uno scenario finanziario più complesso che in passato.
Di fronte a tale sfida, ritorna oggi quella necessità di innovare, che già in passato si era manifestata: come nel 2010, quando con l’introduzione del “Garantito TFR” (che da allora intercetta le aspettative dei pensionandi), venne incrementata la componente azionaria dal 5% al 10%; nello stesso periodo venne poi attivata la selezione dell’investimento in chiave socialmente responsabile. O come nel 2013 quando, a seguito del progressivo incremento delle masse, venne dato avvio al mandato a “focus geografico” (5% del patrimonio, per la parte obbligazionaria, affidato in gestione a Fin. Int. Sgr) e venne diversificata la gestione tradizionale, con l’attivazione del secondo gestore in parallelo con Unipol.
Ed eccoci all’attualità: a dicembre il CdA aggiorna la politica di investimento del Fondo e, di riflesso, l’asset allocation (allocazione strategica delle risorse). Si ricercano soluzioni tali da assorbire gli effetti della riduzione dei tassi di interesse, e dell’elevata volatilità: oltre all’inserimento di nuove fonti di rendimento (diversificazione), si avvia l’implementazione di nuovi sistemi di controllo del rischio. Gli interventi principali riguardano proprio il “Prudente”.
L’allungamento dell’orizzonte temporale di permanenza (da 3 a 7 anni) consente innanzitutto un incremento della componente azionaria (dal 10% al 15%), che è operativo dal 1° maggio. Si studiano inoltre delle modalità gestionali tali da dare maggiore rilievo alla connotazione “socialmente responsabile”. In questo senso ecco la seconda novità: la selezione di un nuovo gestore, Candriam Investor Group (in breve, Candriam) chiamato ad affiancare UnipolSai e Finanziaria Internazionale, che si distingue in Europa per essere uno specialista di prim’ordine nella gestione di tale asset class.
Candriam riceve gli asset (circa 111 milioni di euro) che, fino alla fine di aprile, erano gestiti da Groupama. La collaborazione con il gestore francese, selezionato all’inizio del 2013, si chiude con una performance lorda positiva: 13,51% (corrispondente ad un 3,99% lordo annuo). Il risultato, positivo in valore assoluto, è però inferiore alle aspettative, poiché il benchmark, nello stesso periodo, ha registrato un rendimento pari a 4,16% lordo annuo. Un ritardo, rispetto al parametro di confronto, maturato quasi del tutto nella seconda metà del 2015. Il CdA sceglie dunque il cambiamento e, a valle della procedura di gara, seleziona Candriam. Pesa sulla scelta anche la disponibilità del gestore ad attivare strategie innovative riguardo al controllo del rischio. Ci riferiamo in particolare agli algoritmi di governo del “downside risk”, ossia la volatilità dell’investimento dal cosiddetto “lato basso” (down-side) o lato negativo. Il modello punta a difendere il portafoglio a fronte dei più pesanti movimenti correttivi che dovessero manifestarsi sul mercato.
Candriam, che fornirà a Solidarietà Veneto il proprio servizio fino al 30 aprile del 2019, è il primo gestore estero di fondi pensione negoziali in Italia per numero di mandati (il terzo in assoluto); è altresì un multi – specialista pan – europeo della gestione patrimoniale (94 miliardi di euro in gestione a fine dicembre 2015), con alle spalle una storia ventennale. La sua presenza si estende a tutta l’Europa Continentale, al Regno Unito, al Medio Oriente e all’Australia; i centri gestionali sono dislocati a Bruxelles, Parigi e Lussemburgo.
Candriam significa: “Conviction and Responsibility in Asset Management” – Convinzione e Responsabilità nella gestione del risparmio: la società, che eredita i patrimoni gestiti da Dexia AM, dal 2014 da capo alla terza assicurazione Statunitense, la New York Life Company, gruppo fra i maggiori gestori patrimoniali del mondo che ha in comune con Solidarietà Veneto una matrice solidaristica: si tratta infatti di una “mutua” in cui gli assicurati sono anche soci, un po’ come accade per gli aderenti di Solidarietà Veneto, che sono infatti “associati” titolari del patrimonio del Fondo. Un buon motivo per aspettarci un atteggiamento di attenzione ancor maggiore rispetto ad un partner “tradizionale”.
Da sottolineare il già richiamato ruolo di Candriam quale pioniere degli investimenti socialmente responsabili (SRI), avendo lanciato il primo fondo sostenibile negli anni ‘90. Oggi il gestore vanta la più vasta gamma di fondi SRI dell’Europa continentale con il 21% degli attivi totali gestiti secondo tale approccio. Un tema sfidante per Solidarietà Veneto, visto anche il ritardo che caratterizza il nostro Paese a tal riguardo la tematica. Un tema sul quale torneremo di certo nei prossimi anni.
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