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Previdenza

Intervista a Giovanni Maggi, Presidente Assofondipensione: “I fondi pensione negoziali pronti a sostenere il sistema Paese”

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24 gennaio: il Presidente di Assofondipensione Giovanni Maggi incontra i vertici di Solidarietà Veneto per parlare di Investimenti ed Economia Reale. Un’occasione nella quale si è potuto ragionare attorno alle possibili evoluzioni dei sistemi di previdenza, con le lacune formative ed informative da colmare e le Parti Sociali chiamate al rinnovato confronto con il Governo.

• Presidente Maggi, benvenuto e grazie per la disponibilità a essere con noi oggi. Cosa la porta nella nostra regione e a questa giornata a Solidarietà Veneto?

Grazie a voi per l’invito. Oggi, sono qui in rappresentanza di Assofondipensione, l’Associazione dei fondi pensione negoziali, costituita nel settembre del 2003 dalla rappresentanza delle imprese e dei lavoratori (Confindustria, Confcommercio, Confservizi, Confcooperative, Legacoop, Agci, e Cgil, Cisl, Uil e Ugl) e che si pone l’obiettivo di supportare i fondi pensione negoziali nelle loro attività. L’Associazione attualmente conta 33 soci, quindi tutti i fondi pensione negoziali: categoriali e territoriali, come appunto Solidarietà Veneto.

L’incontro di oggi è stata l’occasione per rilanciare un progetto sul quale Assofondipensione, da molti anni, è in prima linea: promuovere tra i fondi pensione negoziali “soci” – ed entro i limiti previsti dalla normativa – investimenti dedicati allo sviluppo del “sistema Paese”. Nello specifico, con Cassa Depositi e Prestiti (istituzione finanziaria, controllata per oltre l’80% dal MEF), si intende proseguire la collaborazione avviata ormai tre anni fa e che ha già portato alla creazione di due fondi, uno di private equity e uno di private debt che hanno raccolto complessivamente circa 500 milioni di euro e il cui “closing” (data chiusura delle sottoscrizioni all’investimento) è stato posticipato al 31 giugno 2023. Al progetto, hanno già aderito 16 fondi pensione; stimiamo possano aggiungersi altre 4-5 realtà. Entrambi i fondi sono orientati ad investimenti in aziende nazionali che possano esercitare, anche dal punto di vista occupazionale, un impatto positivo nella nostra economia.  

Nel frattempo, sempre su input dei fondi pensione soci, abbiamo deciso di attivare un terzo “fondo di fondi” dedicato alle infrastrutture, che verrà presentato ai fondi soci nel giro di qualche settimana. L’obiettivo è quello di riuscire a raccogliere oltre 400 milioni che, assieme ai 300 milioni di Cassa Depositi e Prestiti, potrebbero costituire un pacchetto importante di investimenti a supporto del sistema infrastrutturale del Paese.

• In questi giorni si è svolto il primo incontro tra il nuovo Governo e le Parti Sociali per riaprire il confronto sul tema pensioni. Cosa auspica possa emergere da questo confronto?

L’ideale è che si riesca a costruire una proposta condivisa sul rilancio della previdenza integrativa, e che si orienti in una duplice direttrice: incentivare l’iscrizione ai fondi pensione, rimodulando al contempo la tassazione sui rendimenti finanziari.


Sul primo punto, riteniamo che la previdenza complementare negoziale abbia raggiunto, negli anni, un discreto successo in termini di adesioni ma reputiamo, altresì, insufficiente il tasso di partecipazione complessivo ai fondi pensione, che si ferma a livello nazionale a poco più del 30%. Per Assofondipensione è un tema centrale: da tempo l’Associazione lavora per sensibilizzare i Ministeri competenti rispetto all’ipotesi di un nuovo semestre di “silenzio/assenso” che, nel lontano 2007, portò ad un incremento dell’80% delle iscrizioni. Si ritiene altrettanto fondamentale, poi, l’avvio di una campagna governativa di sensibilizzazione sull’importanza della previdenza integrativa tra aziende e lavoratori: è, e diventerà sempre più in futuro, una necessità impellente per garantire, in ottica di medio lungo termine, la sostenibilità di un sistema di Welfare come quello a cui oggi siamo abituati.


Accanto a questi temi, l’Associazione è compatta nel ritenere che sia da rivedere la tassazione sui rendimenti maturati dagli iscritti ai fondi pensione (12,5% sui Titoli di Stato; 20% sugli altri titoli), tenuto conto della valenza di questo risparmio, volto a costruire una pensione più congrua a tutti i lavoratori, soprattutto quelli più giovani. Auspichiamo in un azzeramento o ad un ribasso di tali aliquote.

• In un ambito strettamente operativo, quale potrebbe essere la vera sfida per questo nuovo 2023?

Allora… il vero tema, valido in tutto il territorio nazionale, è riuscire a incidere sulle piccole-medie aziende, la tipica realtà produttiva italiana con meno di 50 dipendenti attivi. In tali ambiti è talvolta difficile riuscire a coinvolgere i lavoratori in progetti di formazione previdenziale e finanziaria. Ricordo che, proprio su questi aspetti, l’Italia è ultima nella classifica europea, al 27º posto su 27 Paesi partecipanti.

A mio avviso, un coinvolgimento di tutte le Parti Sociali, volto ad incentivare la formazione sui temi della cultura finanziaria e previdenziale, potrebbe essere decisivo: aumenterebbe la consapevolezza dei lavoratori sul proprio futuro previdenziale e, al contempo, il tema potrebbe essere maggiormente considerato in ambito imprenditoriale. Ritengo che la sensibilizzazione delle aziende, degli imprenditori, sia difatti rilevante: auspico ad una sempre più diffusa comprensione sul fatto che la serenità ed il benessere previdenziale dei dipendenti può rappresentare un decisivo vantaggio competitivo dell’azienda, riuscendo a trattenere le risorse più promettenti e produttive e aumentando le distanze rispetto ai concorrenti. Dal punto di vista imprenditoriale può, in sostanza, rappresentare una chiave di svolta nei risultati aziendali.

• Presidente Maggi, grazie infinite per la sua disponibilità. Chiudiamo con un passaggio sulla prossima iniziativa di Assofondipensione: ci sembra di ricordare che a breve ci sarà un anniversario da celebrare…

Effettivamente l’associazione si sta preparando all’Assemblea del 16 febbraio prossimo, che si terrà a Roma e che vedrà la presenza oltre che del Ministero del Lavoro, del MEF, del Presidente della Covip Mario Padula, del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, del segretario generale della Cisl Sbarra. È un’assemblea molto importante perché festeggeremo quest’anno il ventennale della nascita dell’Associazione e ci auguriamo possa essere da apripista ad un anno ricco di novità… previdenziali!

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