Emilia è una ragazza moderna che cammina a testa alta ed immagina il suo futuro con la leggerezza dei suoi 21 anni. È una studentessa brillante, alla ricerca di libertà ed autonomia, da raggiungere anche attraverso un lavoro a cui appassionarsi, possibilmente in Italia. Non vuole dipendere dai suoi genitori e non ha nessuna voglia di credere a chi le dice “la tua generazione vivrà peggio di quella precedente”.
Ma cosa c’entra tutto questo con la pianificazione previdenziale?
La storia di Emilia è stata lo spunto per l’intervento organizzato da Solidarietà Veneto, in collaborazione con l’Ateneo veneziano, nell’ambito del Mese dell’educazione Finanziaria: una serie di iniziative, patrocinate dal Ministero dell’Economia, che si sono svolte in tutto il territorio nazionale e a cui siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo.
Ma torniamo ad Emilia: in realtà è un nome di fantasia, ma per gli studenti di Economia e Finanza di Ca’ Foscari è stato semplice immedesimarsi in lei, perché probabilmente li rappresenta bene, nei pensieri e negli atteggiamenti. Grazie alla storia di questa 21enne entusiasta, abbiamo potuto discutere di futuro, ripescando i concetti del Nobel Franco Modigliani sulla “teoria del ciclo vitale”: il risparmio accumulato negli anni di lavoro, che genera benessere e qualità della vita quando il lavoro non ci sarà più (per forza maggiore… ma anche, perché no, per scelta).
Immaginando il percorso ideale di Emilia verso il futuro che desidera, gli studenti hanno ragionato attorno al “se” e al “come” destinare una parte del loro reddito al risparmio pensionistico, in parallelo alla contribuzione obbligatoria che genera la pensione INPS. È un modello pensionistico che, grazie alla coesistenza dei due “pilastri” (pubblico e privato), mitiga il rischio complessivo per il risparmiatore. Un modello innovativo, anche nella filosofia: la pensione non è più solo “diritto”, è anche “progetto”.
In questo nuovo contesto, abbiamo potuto disegnare, assieme agli studenti, il ruolo dei Fondi pensione: moderni strumenti di risparmio, ben diversificati e che offrono prestazioni pensionistiche flessibili, sia nei modi che nei tempi di fruizione.
Tutto molto interessante, diceva quella canzone, ma… c’è un “ma”, che i ragazzi hanno naturalmente evidenziato: a chi affidare un progetto decisivo per il futuro? Nella risposta a questa domanda si colloca il messaggio più importante che abbiamo voluto lasciare ai futuri economisti di Ca’ Foscari, proprio nel mese dell’educazione finanziaria: occorre informarsi. Conoscere per decidere. Consapevolmente.
Osservando Emilia e riflettendo su loro stessi, i ragazzi hanno compreso che è giunta l’ora di prenotare un biglietto particolare: il “biglietto per la libertà” (di decidere cosa fare della propria vita). Per un giovane il prezzo di quel biglietto è basso, ma il passare del tempo e l’inerzia lo faranno aumentare… fino a diventare insostenibile. Perché se è vero che l’informazione è spesso gratuita, è drammaticamente certo che l’ignoranza invece costa!
Oggi Emilia e i suoi compagni hanno in testa l’imminente esame di econometria, ma per chi è giovane, “oggi” è ormai “ieri”… ed ecco che il pensiero si rituffa nel futuro: questo è ciò che interessa loro, perché è lì che passeranno il resto della loro vita.
In bocca al lupo Emilia, in bocca al lupo ragazzi. Buona vita (anche previdenziale)!