Attenzione! Su Facebook qualcuno sta cercando di spacciarsi per Solidarietà Veneto. Non ci cascare. Noi non ti chiediamo il collegamento, non ti mandiamo messaggi privati per chiederti dati personali o proporti "strani" affari. Se ricevi una richiesta di collegamento segnala il profilo a Facebook e bloccalo.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Approfondimenti

La Qu.I.R. torna in soffitta. Successo o flop?

Facebook
Twitter
LinkedIn

Come alcuni ricorderanno, la “Qu.I.R.” (Quota Integrativa alla Retribuzione) è stato uno dei progetti fortemente voluti e promossi dal precedente governo.

In sostanza, l’operazione apriva ai lavoratori dipendenti la possibilità di richiedere al datore di lavoro la liquidazione in busta paga della quota di TFR maturanda.


La scelta sarebbe stata irrevocabile dal momento in cui veniva formulata fino al 30/06/2018.

LA “PAGELLA” DELLA QU.I.R.



I dati ancora parziali pubblicati dall’Inps rappresentano un magro bilancio sull’esito dell’iniziativa con “soli” 400.000 lavoratori aderenti, circa il 2,5% degli aventi diritto.

Lo scarso successo registrato è in parte imputabile al regime fiscale decisamente poco vantaggioso riconosciuto alla Qu.I.R.: il TFR liquidato in busta paga rientrava a tutti gli effetti nel computo del reddito corrente e per questo si applicava il regime di tassazione ordinario (IRPEF e addizionali regionali e comunali).


Non è soggetto, invece, ad imposizione contributiva e non incide sulle voci che concorrono alla formazione del “reddito complessivo”, il TFR mantenuto in azienda (o al fondo di tesoreria INPS) o destinato al fondo pensione.

L’impatto fiscale sulla scelta di ricevere il TFR “in busta” è stato ben evidenziato dalle simulazioni pubblicate nel 2015 in fase di “lancio” della Qu.I.R.

COSA SUCCEDE ORA?



Non essendo intervenute proroghe o altre comunicazioni in merito, dal mese di luglio 2018, i datori di lavoro non sono più tenuti a erogare in busta paga la Qu.I.R. ai dipendenti che ne avevano fatta richiesta.

Verrà quindi di fatto ripristinata la scelta di destinazione del TFR previgente all’entrata in vigore della norma ovvero:

  • versamento al fondo pensione negoziale o ad altra forma di previdenza complementare
  • versamento al fondo di tesoreria INPS (obbligatorio nelle aziende con più di 50 dipendenti)
  • accantonamento in azienda
VUOI DIRE LA TUA? Lascia il tuo commento sulla nostra pagina Facebook

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
POSSO OTTENERE UNO SCONTO FISCALE ADERENDO AL FONDO PENSIONE?
I RENDIMENTI DEL MESE DI LUGLIO
PRESTAZIONI ACCESSORIE: COSA SONO E PERCHE’ ATTIVARLE

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Novembre 2025, sulla linea di galleggiamento

A novembre i mercati finanziari non brillano, ma i quattro comparti di Solidarietà Veneto chiudono in territorio positivo, consolidando il risultato di ottobre. Ora l’attenzione è rivolta al possibile “rally” di fine anno, nella speranza di arrotondare ulteriormente i rendimenti maturati in un periodo tutt’altro che semplice. Nel bel mezzo della discussione – dagli esiti

Durante le feste… siamo aperti per te!

Durante le festività di fine anno/inizio anno, la sede centrale di Solidarietà Veneto segue i soliti orari: LUNEDÌ A VENERDÌ9:00 – 13:30 14:30 – 18:00 (per accedere agli uffici del Fondo, è necessario prenotare chiamando il numero 041 940561). UFFICI DI MESTREGli uffici di Mestre resteranno chiusi, oltre ai giorni festivi, solo il:pomeriggio del 24

Solidarietà Veneto tra i finalisti agli IPE Awards 2025

Il 4 dicembre, a Siviglia, si è tenuta la cerimonia degli IPE European Pension Fund Awards 2025, un appuntamento che ogni anno mette in luce le realtà più innovative e di qualità nel mondo della previdenza complementare europea. In questa occasione, Solidarietà Veneto ha ricevuto la menzione “Highly Commended” nella categoria “Miglior fondo pensione in

Torna in alto