Tra gli aspetti più rilevanti indagati dall’Osservatorio ANIMA – GfK, troviamo il pensiero degli italiani sul tema pensione: si conferma un quadro di scarsa consapevolezza.
Solo il 23% dei lavoratori intestatari di almeno un conto corrente bancario, infatti, ha un’idea di quando andrà in pensione e solo il 17% sa a quanto ammonterà la propria pensione. Inoltre, il 58% pensa che non stia risparmiando a sufficienza per mantenere invariato il proprio tenore di vita dopo il pensionamento, ma ciononostante il 39% preferisce non porsi il problema oggi.
Tra coloro che in qualche modo ci hanno pensato, per garantirsi il tenore di vita anche dopo la pensione, il 19% dei lavoratori conta di utilizzare i risparmi accumulati, il 24% continuerà a lavorare e solo il 7% pensa di puntare al fondo pensione.
Investimenti: come reagiscono gli italiani ai tassi a zero?
Nell’approccio agli investimenti, tra gli italiani, prevale l’atteggiamento difensivo. A fronte di rendimenti contenuti (e a volte negativi) su investimenti a reddito fisso, gli investitori si dichiarano più orientati a “Mantenere il rischio invariato e accontentarmi di rendimenti più bassi” (75% delle risposte) piuttosto che “aumentare il rischio per ottenere gli stessi rendimenti che ottenevo prima” (9%).
Focalizzandosi, infine, sulle singole tipologie di investimento, prevale ancora quella composta dai “prodotti finanziari”, con il 19% (in calo rispetto al 27% dello stesso periodo del 2015). Il caro vecchio “mattone” si attesta al 12%, (nel 2012 era al 24%), mentre la scelta di tenere il denaro liquido è la preferita dal 5% degli intervistati.
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