In questo nostro breve approfondimento, ci concentreremo sugli aspetti che, all’interno del DSU, toccano direttamente la previdenza complementare.
Per tutte le altre informazioni, consigliamo di consultare le guide disponibili sul sito dell’INPS o il proprio Caf/consulente di fiducia.
ISEE, DSU e fondo pensione
Nelle istruzioni per la compilazione della DSU, disponibili sul sito del Ministero del lavoro, è indicato che nel documento stesso dovranno essere segnalati dettagli circa la posizione maturata presso il fondo pensione in unico caso: quando l’iscritto, raggiunto il pensionamento, abbia optato per l’erogazione della rendita da parte del fondo pensione.
In particolare, a pagina 13 delle istruzioni per la DSU, è indicato che l’interessato dovrà riportare: “le prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita comprese nel maturato dal 1° gennaio 2007.
Se la prestazione viene erogata sotto forma di rendita, il contribuente deve indicare l’ammontare del relativo reddito così come indicato nelle annotazioni del CUD 2014 con il codice AX.”
Immediatamente dopo, le istruzioni specificano che: “Non devono essere indicate le prestazioni erogate dai fondi pensione sotto forma di capitale”.
Si ricorda, infine, che nella DSU da presentare per il calcolo dell’ISEE nell’anno in corso, si fa riferimento ai redditi dell’anno 2013.
Cos’è l’ISEE?
È l’Indicatore della situazione economica equivalente. Nato nel 1998, ha lo scopo di definire la situazione economica di un cittadino e del suo nucleo familiare.
È utilizzato dagli Enti preposti, al fine di valutare il diritto a beneficiare di prestazioni sociali o assistenziali agevolate come gli assegni per la maternità, assegni per Nucleo Familiare numeroso, il bonus bebé, la carta acquisti, l’erogazione di servizi sociali e tutte le agevolazioni legate allo studio (dalle tasse universitarie alle borse di studio, fino alle mense scolastiche o le agevolazioni per l’iscrizione al nido).
In base all’ISEE, inoltre, è valutata l’idoneità per ottenere i contributi per l’affitto o i bonus per il gas, l’energia elettrica, bollette telefoniche o dell’acqua oltre che alle tariffe agevolate definite dai comuni per la tariffa rifiuti, la Tasi, l’Imu e i trasporti.
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