Avviso! Nuova modalità di accesso all'Area Riservata iscritti con Carta Identità Elettronica (CIE)
Per i dettagli clicca qui.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Approfondimenti

Il mondo cambia. Il fondo pensione resta… conveniente.

Facebook
Twitter
LinkedIn

Le dinamiche dei mercati si sono poi riverberate sull’attività legislativa dei governi, compreso quello italiano, che hanno un po’ per volta realizzato una serie di interventi sulla normativa fiscale finalizzati a rafforzare gli equilibri di bilancio pubblico. Una “tenaglia” nel mezzo della quale il lavoratore cerca di allocare al meglio i propri risparmi (specie se contenuti) e, con analoga oculatezza, di scegliere le fonti da cui prelevare le risorse finalizzate ad eventuali spese programmate o resesi necessarie. Qualche esempio per calarci nella pratica…

Immaginiamo un lavoratore che si trova di fronte alla necessità di una importante spesa sanitaria. Che fare?
Spesso, per abitudine, l’iscritto ad un Fondo pensione equipara la richiesta di anticipazione al Fondo Pensione al vecchio “anticipo del TFR”. Ma “consumare” la futura pensione è davvero la “prima scelta” per la copertura delle spese sanitarie?
Perché non valutare invece i “Fondi sanitari” che oramai molti contratti di lavoro prevedono e che hanno come scopo specifico proprio quello di intervenire a fronte di esigenze sanitarie?

E se invece necessitassimo di 5.000 Euro per “completare” l’acquisto dell’auto? È proprio l’anticipo “30% per ulteriori esigenze” la strada maestra? Vi sono alternative migliori?

Pensiamoci su: l’iscritto al Fondo Pensione beneficia di risparmi fiscali (tassazione ridotta sulla liquidazione della pensione) che altre forme di risparmio non hanno.
Non solo… Proviamo ad allargare il ragionamento ai vantaggi finanziari: i mercati, abbiamo detto, offrono negli ultimi anni tassi molto bassi, a meno che non si vada ad investire in strumenti più rischiosi e/o caratterizzati da vincoli e scadenze molto lunghe.

Qualche esempio: il BOT a un anno rende oggi (netto) poco più dell’1%! Sulla scadenza dei due anni ci sono in circolazione obbligazioni di banche senza rating che rendono meno del 2% netto. Se invece vogliamo un investimento più sicuro, ad esempio un titolo di stato tedesco, neppure arrivando ad una scadenza di 10 anni riusciamo ad ottenere un “magro” 2% netto.

Vale la pena di comprare l’auto “consumando la futura pensione” e rinunciando inoltre al risparmio fiscale ed ai rendimenti più alti? Analogo ragionamento può valere, rafforzato, nel caso delle richieste di anticipo per “prima casa”. L’opzione anticipo, insomma, è una buona “valvola di sicurezza”, che però varrebbe la pena di utilizzare una volta verificata la presenza di alternative più efficienti.
In questo approfondimento ci concentriamo proprio questi aspetti, andando ad aggiungere qualche elemento all’analisi costi – benefici, che è opportuno effettuare prima di avviare la pratica di anticipazione.

Il ragionamento, infine, va visto anche dal lato investimento, non solo dal lato spesa. In tal senso è forse utile aggiungere un altro elemento, una grossa novità di queste ultime settimane: la riduzione della detrazione sulle “polizze vita”. Molti risparmiatori italiani fino ad oggi effettuavano ancora il versamento dei famosi 1.291,14 € (i vecchi 2.500.000 di lire) beneficiando della detrazione d’imposta del 19%. Un ausilio che rendeva “convenienti” anche prodotti assicurativi talvolta piuttosto costosi e comunque caratterizzati da vincoli di permanenza.

Perché allora non valutare, per questa quota di risparmio di “lungo periodo” proprio il Fondo pensione negoziale, ancora pienamente supportato dai vantaggi fiscali (e caratterizzato da costi decisamente più contenuti)? Una tematica che approfondiremo a breve… tenetevi pronti!

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Ottobre 2024: elezioni e incertezza

Elezioni USA e crisi economica tedesca alimentano l’instabilità delle borse. Parallelamente prevalgono le vendite sui mercati obbligazionari, con i rendimenti dei “bond” nuovamente in ripresa. Gli effetti sui comparti del Fondo sono modesti, per un rendimento da inizio anno che si conferma consistente. A ottobre, con l’avvicinarsi della competizione elettorale più attesa di questo 2024

Solidarietà Veneto partner dell’Assemblea Generale di Confindustria Veneto Est

Solidarietà Veneto partecipa come partner all’Assemblea Generale di Confindustria Veneto Est dal titolo Competere come imprese come territorio come comunità, in programma sabato 23 novembre 2024 presso il Centro Congressi della Fiera di Padova. La nostra partecipazione ha L’Assemblea Generale di Confindustria Veneto Est è l’evento più partecipato e prestigioso dell’anno con oltre 2000 presenze

A Treviso e Padova con Previndai e Solidarietà Veneto

Nell’ambito degli eventi relativi al Mese dell’Educazione finanziaria, Solidarietà Veneto fa doppia tappa, a Treviso e Padova. Organizzato da Federmanager Treviso e Belluno, e Confindustria Veneto Est – Area sindacale, lavoro e welfare, l’evento Fondi di Previdenza Complementare Previndai Fondo Pensione e Solidarietà Veneto Fondo Pensione offre uno sguardo pratico sul funzionamento dei fondi di

Torna in alto