È questa una delle domande più ricorrenti quando parliamo con i lavoratori, a maggior ragione nei periodi di maggiore incertezza economico-finanziaria. Ecco cosa prevede la normativa
COSA PREVEDE LA NORMATIVA?
Il fondo pensione opera secondo il cosiddetto sistema a capitalizzazione individuale: ognuno risparmia per sé. Il fondo non utilizza le risorse degli associati per finanziare sé stesso o altre prestazioni.
Il D.Lgs. 252/05 prevede inoltre che i fondi che si rivolgono ai dipendenti operino secondo lo schema della “contribuzione definita”, annullando così il rischio che le pensioni promesse siano superiori ai contributi versati. Infine, ai fondi pensione si applica esclusivamente la disciplina dell’amministrazione straordinaria e della liquidazione coatta amministrativa, con esclusione del fallimento.
IL FONDO DI GARANZIA INPS
Il Fondo di Garanzia INPS garantisce la restituzione degli eventuali mancati versamenti al fondo (TFR, contributo lavoratore e contributo del datore di lavoro) di aziende coinvolte in procedure concorsuali (ad esempio fallimento). Per le aziende per cui la normativa non prevede il ricorso alle procedure concorsuali, è comunque possibile richiedere l’intervento del Fondo di Garanzia INPS a condizione che sia stata esperita, da parte del lavoratore, una procedura esecutiva individuale.
PROTEZIONE DEL PATRIMONIO
Il patrimonio del Fondo, custodito da una dedicata banca “depositaria”, è separato: non può quindi essere aggredito da terzi. In aggiunta, secondo quanto espressamente stabilito dal legislatore, i fondi pensione non rischiano di incorrere nel cosiddetto “bail-in” (sistema di risoluzione di un’eventuale crisi bancaria che prevede l’esclusivo e diretto coinvolgimento di azionisti, obbligazionisti, correntisti della banca stessa).