Dinamico
Potenziali aderenti: lavoratori con un orizzonte temporale al pensionamento superiore ai 20 anni. Giovani o giovanissimi che sono all’avvio del rapporto di lavoro.
Come investe: 45% obbligazioni quotate area Euro (governativi e corporate), 50% titoli azionari “Mondo” e 5% investimenti obbligazionari “focus geografico territoriale”.
I risultati dal 01/01/2004: +45,51%
Nel secondo trimestre 2013, il “ritmo di corsa” del comparto Dinamico è stato rallentato dal clima di incertezza registrato tra gli investitori nel mese di giugno.
Ciononostante, la forte diversificazione attuata principalmente dal gestore Pioneer, ha permesso al comparto di chiudere il semestre con un brillante + 4,51% (benchmark 4,70%). Dal 1 gennaio 2004 il comparto matura un + 45,51% netto; la rivalutazione del TFR si “ferma” al + 28,48%. Il grafico qui sopra, offre un confronto immediato tra la performance fino ad ora registrata dal Dinamico ed i valori relativi alla rivalutazione del TFR “lasciato in azienda” e del tasso in inflazione.
Attenzione: il rendimento medio maturato dagli iscritti (di regola quelli “previdenzialmente” più giovani) che hanno scelto il comparto negli anni passati è molto alto. Come spesso accade, molti iscritti sono in questi mesi “attratti” da tali risultati e chiedono una opinione ai nostri uffici su un potenziale cambio (switch).
Reddito
Potenziali aderenti: lavoratori operativi nel mercato da più di 15-20 anni ma il cui percorso lavorativo prevede oltre dieci anni prima del potenziale pensionamento. E’ il comparto del lavoratore che si trova “nel mezzo” del percorso lavorativo.
Come investe: 70% obbligazioni quotate “standard” area Europa (titoli di debito governativi e corporate), 5% investimenti obbligazionari “focus geografico territoriale”, 20% titoli azionari “Mondo”, 5% titoli azionari “Italia.”.
I risultati dal 01/01/2004: +34,48%
In campo positivo la performance del Reddito nel corso della prima metà del 2013. I risultati ottenuti dal comparto si mantengono al di sopra della rivalutazione del Tfr nell’anno, registrando complessivamente + 1,35% (benchmark 1,13%). Un rendimento contenuto ma superiore a quello del Tfr, ottenuto attraverso una strategia di investimento che privilegia il contenimento della volatilità (in altre parole, una logica che premia la stabilità) piuttosto che della ricerca del rendimento a tutti i costi. Una logica che viene dall’esperienza degli ultimi anni, quando la volatilità registrata sui mercati obbligazionari ha imposto agli organi del Fondo di valutare con attenzione le esigenze di sicurezza dei lavoratori iscritti al Fondo e, in particolare modo, a quelli che hanno scelto nel tempo il Comparto Reddito. Dal 01/01/2004, il rendimento netto complessivamente maturato raggiunge il + 34,48%; la rivalutazione del TFR “in azienda” nello stesso periodo è pari a +28,48% (vedi grafico sopra).