Risorse idriche, debutta in Veneto il primo Hydrobond. Tra gli investitori anche il fondo pensione regionale.
Solidarietà Veneto, sempre per il tramite di Finanziaria Internazionale Investments Sgr che opera nell’ambito del mandato a “focus territoriale”, avvia la sua partecipazione anche a progetti infrastrutturali.
Dodici gestori regionali del servizio idrico, costituitisi in consorzio (che rappresenta l’80% del territorio veneto gestito e 3,7 milioni di abitanti serviti), grazie alla recente normativa italiana, hanno emesso “hydrobond“: obbligazioni sotto forma di un minibond, sottoscritto per una quota anche dal fondo pensione territoriale.
L’obbligazione, che ha attratto l’interesse anche della Banca Europea per gli investimenti (Bei), permetterà lo sviluppo di investimenti sul territorio per circa 300 milioni in quattro anni, a favore di 728 interventi infrastrutturali, di manutenzione e adeguamento delle reti (acquedotti, fognature, depuratori), ma anche a vantaggio di economie di scala (acquisti congiunti) e economie di scopo (uffici comuni).
«Si tratta di un progetto partito dal basso – ha spiegato a Il Sole 24 ore Fabio Trolese, presidente del consorzio Viveracqua –, scaturito da continui confronti e reali sinergie tra le aziende. Con questo bond abbiamo voluto intraprendere un percorso virtuoso ed evoluto, anche in vista del fatto che i costi dei servizi sono destinati ad aumentare».