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Educazione finanziaria: Botswana batte Italia 52 a 37

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Durante la ricerca Financial Literacy Around the World, 150.000 adulti, selezionati casualmente in più di 140 paesi del mondo, hanno risposto ad un questionario (piuttosto facile) sull’educazione finanziaria. I risultati sono sorprendenti.

  • Sai cos’è la diversificazione del rischio?
  • Riesci a spiegare gli effetti dell’inflazione sui tuoi risparmi?
  • Conosci come si calcola l’interesse sul tuo conto corrente?
  • Sai di cosa si parla quando si parla di capitalizzazione?

Se hai risposto sì ad almeno 3 di queste 4 domande ne sai di più del 63% degli italiani.

Nel nostro paese, solo il 37% degli interpellati, infatti, è stato in grado di rispondere correttamente, la stessa percentuale registrata in Benin.

Un risultato che ci pone al penultimo posto (vedi grafico) tra i paesi dell’ “Europa dei 15”, davanti al solo Portogallo (con il 26%).

Per trovare il nostro Paese nella classifica globale delle 144 nazioni coinvolte, dobbiamo scorrere sino al 63° posto; prima di noi paesi come il Bhutan (54%), il Botswana (52%), il Turkmenistan (41%), lo Zimbawe (41%), il Togo o il Madagascar (38%).

Dati preoccupanti; la curatrice della ricerca, l’italiana Annamaria Lusardi, sottolinea: «è allarmante come alcune economie sviluppate abbiano livelli davvero bassi di educazione finanziaria».

Già… anche perché paesi come Usa e Giappone non svettano in termini di alfabetizzazione finanziaria

L’educazione finanziaria nel mondo


Norvegia, Danimarca e Svezia sono i paesi più alfabetizzati: il 71% ha risposto in maniera corretta. Restando in Europa, Gran Bretagna e Germania hanno totalizzato rispettivamente il 67% e il 66%, Francia il 52%, Spagna il 49% e Grecia il 45%.

Gli Stati Uniti, dicevamo, si piazzano fuori dalla top ten, al 14° posto, con il 57% di risposte corrette, dietro a Nuova Zelanda, Singapore e Repubblica Ceca.

Un risultato che colpisce, in considerazione del fatto che, proprio negli States, si insegnano le basi di finanza sin dalle scuole elementari.

Risultato al di sotto delle aspettative anche per il Giappone, che chiude al 38° posto (43% di risposte corretta) dietro Libano, Malta e Kuwait.

Dalla ricerca è emerso anche un altro dato interessante e riguarda l’età. Nelle economie sviluppate spicca la fascia 35-50 anni (63% di persone preparate), seguita da quella degli under 35 (56%).

Nei Paesi emergenti, invece, sono proprio i giovani fino a 35 anni a mostrare i migliori risultati.

 

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