Avviso! DAL 7 MARZO 2023, cambiano le modalità di accesso all'area riservata iscritti.
Per tutti i dettagli clicca qui.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Tutte

Crisi greca: la strategia di Solidarietà Veneto

Facebook
Twitter
LinkedIn

Primo semestre movimentato. Tra quantitative easing, grexit e bolla speculativa orientale, quali sono i rendimenti per il fondo pensione del Veneto?

La strategia: gli “anticorpi finanziari”

Dopo lo straordinario 2014 e i suoi brillanti rendimenti, diventa interessante misurare i risultati di Solidarietà Veneto al giro di boa di metà anno.

È una verifica probante: dopo i primi tre mesi, caratterizzati da numeri positivi sia sugli asset obbligazionari che su quelli azionari (per effetto del quantitative easing targato Mario Draghi), i mercati hanno cominciato a scontrarsi con scogli particolarmente insidiosi.

Da aprile in poi, infatti, alla ribalta è salita la questione greca e, nella ultime settimane, anche la crisi dei mercati finanziari orientali. Ecco che affiorano nuovi timori da parte dei lavoratori iscritti a Solidarietà Veneto.

In un contesto tanto particolare, emergono con forza alcune delle peculiarità difensive (li abbiamo chiamati “anticorpi finanziari”) del fondo pensione territoriale del Veneto: duration contenuta, diversificazione degli asset obbligazionari ed azionari (a livello mondiale) e diversificazione valutaria.

Inoltre, come indicato nell’approfondimento di maggio, il patrimonio di Solidarietà Veneto non è investito in alcun asset di emittenti greci (titoli di stato, banche, società).

Questo approccio ha consentito agli iscritti di beneficiare del buon andamento dei mercati nella prima parte dell’anno e di attenuare la flessione rilevata nell’ultimo periodo. Risultato? Rendimenti positivi su tutti i comparti.

Il commento


Il Presidente di Solidarietà Veneto Andrea Tomat commenta così la “crisi greca”: «l’accettazione del nuovo piano di risanamento non è detto che sia risolutiva. Abbiamo imparato a valutare con cautela le novità, anche apparentemente positive, che provengono da questo fronte».

«Lo scenario è contrassegnato da poca stabilità e, quindi, elevata volatilità – ha proseguito Tomat – Elementi che incrementano la complessità del momento, ma che la nostra struttura è in grado di affrontare, potendo contare su 25 anni di esperienza sul campo».

Esperienza, quella di Solidarietà Veneto, che viene percepita anche dai lavoratori. Il Direttore Paolo Stefan, infatti, spiega: «abbiamo colto, soprattutto in questi mesi, che il risparmiatore vuole riporre la propria fiducia in un partner vicino, professionale e che non si muova in conflitto di interesse o sulla base di dinamiche prettamente commerciali».

Quando lo scenario si complica, quindi, il lavoratore si rivolge a chi, in questi anni, lo ha accompagnato con la costanza dell’informazione e del servizio.

«Fin dai primi mesi dell’anno la questione del “TFR in busta paga” ha generato una riflessione sul risparmio previdenziale. Un percorso opportuno, che sta trovando compimento nel progetto INPS “La mia pensione”. Parallelamente le vicende legate alla crisi greca generano anch’esse maggiore attenzione agli aspetti strettamente finanziari – ha concluso Maurizio Doppio, Vicepresidente di Solidarietà Veneto – Tutto ciò genera un forte bisogno di informazione che Solidarietà Veneto riesce a soddisfare grazie alla capillare presenza sul territorio».


VUOI DIRE LA TUA? Lascia il tuo commento sulla nostra pagina Facebook

.

Articoli recenti

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Carlo Cottarelli – Come funzionano le pensioni in Italia?

Oggi, 18 settembre, è in programma il nuovo tavolo tecnico tra Governo e Parti Sociali dedicato alla prossima riforma delle pensioni. In particolare, si parlerà di previdenza complementare e di come velocizzarne l’accesso per garantire un’adeguata “copertura pensionistica” per i giovani lavoratori “contributivi” e con carriere discontinue. Ma quali sono i rischi di “copertura” per

FONDI PENSIONE: COME FUNZIONA IL CONTRIBUTO DELL’AZIENDA

Elemento retributivo previsto dai principali CCNL italiani, il “contributo azienda” è un “tassello” rilevante per la costruzione del proprio risparmio previdenziale. Ma attenzione: non sempre è dovuto. Il fondo pensione è uno strumento che ben si adatta alla capacità di risparmio degli iscritti, che posso decidere liberamente se e come incrementare il proprio risparmio previdenziale

Guida alla Scelta di un Fondo Pensione: Cosa Considerare e Come Decidere

Raggiungere la pensione, nei tempi e nei modi giusti, oggi può diventare un vero e proprio percorso ad ostacoli nel quale è bene evitare distorsioni, forzature ed errori. Avviare un percorso di risparmio con un fondo pensione è un’opportunità – soprattutto per i più giovani – per costruire una pensione “aggiuntiva” stabile e integrata con

Torna in alto