Attenzione! Su Facebook qualcuno sta cercando di spacciarsi per Solidarietà Veneto. Non ci cascare. Noi non ti chiediamo il collegamento, non ti mandiamo messaggi privati per chiederti dati personali o proporti "strani" affari. Se ricevi una richiesta di collegamento segnala il profilo a Facebook e bloccalo.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Approfondimenti

Cos’è un fondo pensione negoziale?

Facebook
Twitter
LinkedIn

Il fondo pensione negoziale è il fondo che nasce dalla contrattazione collettiva, quindi da un accordo collettivo tra le parti che rappresentano lavoratori ed aziende.

L’accordo che istituisce il fondo pensione negoziale può essere nazionale (il CCNL), aziendale oppure, come per Solidarietà Veneto, può avere natura territoriale.

Il fondo pensione negoziale (spesso chiamato anche contrattuale o chiuso) nasce senza scopo di lucro: l’unico scopo è quello di garantire ai propri associati una pensione complementare a quella erogata dall’INPS.

I fondi pensione negoziali sono enti giuridicamente autonomi, distinti dai soggetti promotori (lavoratori e datori di lavoro). Sul sito della Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), è possibile consultare l’elenco completo dei fondi negoziali attualmente autorizzati a raccogliere adesioni.

A seconda dell’ambito di adesione, possono essere distinti in:

  • fondi aziendali: istituiti per singola azienda o gruppi di aziende;
  • fondi di categoria: istituiti per categorie di lavoratori o comparto di riferimento;
  • fondi territoriali: istituiti per raggruppamenti territoriali. In Italia i fondi pensione territoriali sono tre, due che operano in regioni a statuto speciale (Laborfonds in Trentino Alto Adige e Fopadiva, in Valle d’Aosta) e uno che opera in una regione a statuto ordinario (Solidarietà Veneto, in Veneto).

È la contrattazione stessa, poi, a definire le modalità di contribuzione (cioè “quanto” si versa). Tutti i contratti di lavoro (o gli accordi di secondo livello) contengono le indicazioni sull’ammontare del contributo del lavoratore e quello a carico azienda (attualmente previsto solo nel caso di adesione al fondo negoziale).

Per approfondire: i versamenti al fondo

Il fondo pensione, quindi, non è parte attiva nello stabilire i livelli di contribuzione; ”subisce” le previsioni del contratto nazionale o di eventuali accordi di secondo livello (come quelli aziendali).

CERCHI RISPOSTA AD UNA DOMANDA?
Scivici una mail o lascia il tuo commento sulla nostra pagina Facebook

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Solidarietà Veneto: 35 anni di futuro. Dialoghi e prospettive sulla previdenza di domani

Il 6 maggio 2025 è una data da segnare in agenda: al Move Hotel di Mogliano Veneto (TV), Solidarietà Veneto celebra 35 anni di attività con un evento speciale dedicato alla previdenza complementare. Una mattinata di confronto pubblico e un pomeriggio istituzionale per riflettere sui traguardi raggiunti, affrontare i temi chiave del presente e guardare

Marzo 2025: la volatilità torna protagonista

Dopo mesi di crescita, i mercati globali segnano il passo, soffrendo le tensioni geopolitiche internazionali e l’inedita “guerra dei dazi”. A sbandare sono soprattutto il settore hi-tech USA e la divisa statunitense. Il quadro, ancora in evoluzione, riporta l’attenzione del risparmiatore sul rapporto fra rischio–rendimento e orizzonte temporale. In questi giorni abbiamo partecipato a diverse

Blade Runner – sul filo del rasoio

Un mese di transito che vede soffrire il principale driver di rendimento degli ultimi anni: le azioni hi-tech USA. Non è chiaro se il rallentamento, peraltro compensato dalla ripresa dei titoli obbligazionari statunitensi, avrà code anche nelle settimane a venire. Forti dubbi sull’andamento prospettico ci vengono anche dall’osservazione di uno scenario sempre più intricato, con

Torna in alto