Come noto Solidarietà Veneto è un’associazione riconosciuta e senza scopo di lucro. Il Fondo, iscritto all’Albo Covip al n. 87 nella sezione dedicata ai Fondi negoziali, regola quindi la propria gestione con i “ritmi” di una associazione: sussiste un’assemblea dei delegati, che peraltro si è riunita un mese fa per approvare il bilancio, un consiglio di amministrazione, il collegio dei sindaci e così via.
La competenza di un Consiglio di Amministrazione (e del Collegio dei Sindaci) è tipicamente triennale. Il principio della bilateralità è poi realizzato con la presenza paritetica di rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro. Le due parti esprimono, alternandosi, la Presidenza: una responsabilità che, allo stato, è in capo ad Andrea Tomat, rappresentante dei datori di lavoro. Vicepresidente è invece Maurizio Doppio, rappresentante dei lavoratori. Alla scadenza del triennio l’assemblea elegge il nuovo Consiglio, che prevede l’inversione delle cariche (Presidenza ai rappresentanti dei lavoratori e Vicepresidenza ai rappresentanti dei datori di lavoro).
La scadenza naturale degli attuali Consiglio di amministrazione e Collegio dei sindaci, eletti nella primavera del 2014, coincideva proprio con l’approvazione del bilancio dello scorso fine aprile. Le Parti istitutive del Fondo (ovvero i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro) hanno però immaginato un percorso diverso per questa chiusura di mandato e, con lettera del 4 aprile, hanno comunicato al Fondo l’opportunità di una proroga di sei mesi, che in occasione dell’assemblea, è stata comunicata ai delegati.
La scelta è legata alle attività in cui è impegnato in queste settimane il Consiglio di amministrazione, alcune di queste sono particolarmente importanti e seguono ad una lunga ed articolata istruttoria. Ci si riferisce in particolare all’individuazione della sede del Fondo, il cui iter formale si presume possa concludersi nel corso del mese di giugno e all’attività di selezione del quarto fondo chiuso mobiliare, per la quale si ipotizza una conclusione nel corso dell’estate.
Le Parti, valutati questi aspetti, hanno comunicato al Fondo l’opportunità che tali attività vengano completate dal Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, alla luce del fatto che tutta l’attività di istruttoria è maturata nell’ambito dell’attuale organo amministrativo. La durata della proroga è stata ritenuta sufficiente per consentire al Fondo una gestione lineare attenta e responsabile, evitando ogni condizione che possa arrecare pregiudizio al Fondo stesso. La proroga riguarda naturalmente anche l’organo di controllo (Collegio dei Sindaci).
La scelta non è consueta, ma ha un precedente: giusto dieci anni fa, nel 2007 si dovette operare in maniera analoga; la motivazione, anche in quei frangenti fu la straordinarietà di alcuni eventi: era infatti l’anno del silenzio assenso.
Appuntamento quindi al prossimo autunno, per una nuova assemblea di Solidarietà Veneto nella quale ci sarà un importante “passaggio di testimone”. Sarà anche l’occasione per fare il punto sul mandato che è in fase di chiusura e sulle prospettive del prossimo triennio, ricordando fin d’ora che, invece, il prossimo aprile (2018), scade il mandato dell’assemblea (quadriennale ) e quindi tutti gli associati al Fondo (lavoratori ed aziende) potranno scegliere i loro rappresentanti. Un momento importante, la cui organizzazione partirà presto: continuate a seguirci!