La gestione patrimoniale delle risorse è prevalentemente affidata, a seguito di specifico mandato di gestione, a soggetti terzi abilitati, ai sensi della normativa vigente, a svolgere tale attività.
I soggetti gestori sono individuati, nel rispetto delle modalità e delle procedure previste dalle disposizioni in materia, attraverso bando di gara pubblico. Al fine di mettere a conoscenza il maggior numero possibile di operatori, l’avvio del bando deve essere reso noto tramite specifica notizia, da pubblicare su almeno due giornali tra quelli a maggiore diffusione nazionale o internazionale.
Ai gestori interessati, verrà sottoposto un questionario da utilizzarsi per la raccolta delle informazioni e per facilitare la valutazione dei candidati.
La selezione del gestore
Il modello per la selezione del gestore stabilito dalla normativa e dalla indicazioni fornite dalla Covip (delibera 09/12/1999), ha lo scopo di garantire la trasparenza del procedimento e la coerenza tra obiettivi gestionali e i criteri di valutazione dei gestori.
La selezione del gestore è un processo complesso che tiene conto di molteplici fattori. Tra questi, ovviamente, rientra la valutazione delle commissioni di gestione.
L’analisi del costo, però, non è l’unico criterio di osservazione. Il gestore verrà valutato anche in termini di solidità patrimoniale, organizzazione, capacità di offrire servizi coerenti con le linee di investimento definite, esperienza sui mercati finanziari.
Tutti i fattori identificati durante il procedimento di selezione, sono misurati secondo criteri oggettivi (quindi misurabili e confrontabili) e l’assegnazione dei mandati ai gestori finanziari avviene secondo una procedura vigilata e regolamentata dalla Covip che può richiedere in ogni momento ulteriori documenti relativi alla selezione in corso.
Gli obiettivi e le linee guida dell’investimento (asset allocation), oggetto del mandato di gestione, sono definite dal Consiglio di Amministrazione del fondo pensione. Su tali basi vengono stabiliti i limiti di investimento e il benchmark cui il gestore selezionato dovrà attenersi.
Il mandato ha sempre durata limitata; alla scadenza il fondo potrà valutare la conferma del mandato o l’avvio di un nuovo procedimento di selezione. Al fondo, è comunque riconosciuta sempre la possibilità di cambiare gestore; ciò rappresenta un forte stimolo per quest’ultimo ad operare efficacemente, al fine di non vedere rimesso il suo mandato.
La gestione diretta
Una parte della risorse può essere gestita anche in via “diretta” dal fondo pensione. In questo caso, l’attività di selezione si focalizza sull’oggetto dell’investimento (tipicamente un fondo d’investimento) e non più sul soggetto incaricato alla gestione.
Il fondo pensione che voglia avviare una gestione diretta, quindi, dovrà necessariamente dotarsi di un’adeguata struttura interna in grado di garantire un monitoraggio costante dell’andamento e una verifica continua del rispetto della normativa, nonché delle disposizioni Statutarie.
Il ruolo della Banca Depositaria
La banca depositaria, eseguendo le istruzioni impartite dai gestori finanziari nell’ambito dei mandati assegnati, ne verifica la compatibilità ai limiti stabiliti dalla legge, dallo statuto e dalle singole convenzioni di gestione sottoscritte.
Anche la scelta della banca depositaria, avviene attraverso una pubblica gara, con le stesse modalità indicate nel caso di selezione dei gestori finanziari.
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