Il 2015 di Solidarietà Veneto si chiude con un patrimonio in crescita di oltre 97,5 milioni di Euro rispetto all’anno precedente.
Al 31/12/2015 il patrimonio (somma delle posizioni individuali degli iscritti) sfiora i 954 milioni di Euro, con una crescita (+11,4%) che supera quella media registrata nell’ambito dei fondi negoziali (+7,3% – Fonte: Covip) ed è molto superiore al +5,7% attribuito alla previdenza complementare italiana nel suo complesso.
Il risultato è positivo e, soprattutto riguardo alla gestione previdenziale, è andato oltre le aspettative.
Le adesioni
Numeri importanti anche dalle adesioni: Solidarietà Veneto chiude l’esercizio con un incremento del numero degli iscritti di oltre 1.400 unità rispetto al 2014. Si tratta della maggiore crescita registrata successivamente al “silenzio assenso” del 2007.
Una crescita riconducibile al significativo numero di nuove adesioni (oltre 2.800), al netto di un numero di inferiore richieste di uscita (circa 1.400).
Complessivamente, a fine 2015, il numero degli iscritti è passato da 48.012 a 49.430: +3%. Un risultato molto positivo, soprattutto se confrontato con il trend relativo ai Fondi pensione negoziali, specie quelli del settore manifatturiero.
Trend che prosegue anche nei primi mesi del 2016, con oltre 1.000 adesioni nel periodo gennaio – marzo.
Per Solidarietà Veneto, la soglia dei 50.000 iscritti attivi è stata dunque superata di slancio; un altro rilevante traguardo è stato raggiunto.
Focus: gli iscritti per provincia
Il 2015 è un anno di crescita diffusa i tutte le province del Veneto. In questo contesto positivo va sottolineata la straordinarietà del risultato di Belluno, dove si registra il maggior livello di crescita in termini relativi (+10,08%) e addirittura anche in termini assoluti.
Positiva anche Venezia (+5,87%), e resta notevole il numero di nuove adesioni raccolte anche a Vicenza e Treviso. Nelle ultime due province, la crescita relativa è peraltro più contenuta rispetto al 2014 per effetto della dimensione ragguardevole della base di calcolo.
A Padova (+ 1,22%) si osservano dinamiche simili a quelle evidenziate su Vicenza e Treviso, ma su una base complessiva più contenuta. Molto buona, nel 2015, la crescita relativa registrata in provincia di Verona (+6,32%); un esito che dipende certamente dall’incremento nel numero degli aderenti, ma che va valutato tenendo conto della base ristretta nel numero degli aderenti (in continua crescita).
Fenomeno analogo si registra a Rovigo (+6,01%) dove peraltro il tessuto produttivo è molto più contenuto rispetto a Verona e alle altre province di pianura.
La versione integrale del Bilancio 2015 è disponibile nella sezione DOCUMENTI/BILANCI del nostro sito web.
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