Nelle scorse settimane siamo stati rattristati nell’apprendere della scomparsa di Antonio Bruno Malucelli, Presidente del fondo regionale all’inizio degli anni duemila.
Forte dell’esperienza maturata nel settore assicurativo, di Antonio ricordiamo una grande competenza tecnica che, nel ruolo affidatogli in Solidarietà Veneto, seppe rapidamente adattare al modello della bilateralità, contraddistinto dal confronto fra i rappresentanti delle Parti Istitutive, sia in seno al Cda che nell’Assemblea dei Delegati del Fondo.
La Presidenza Malucelli prese avvio all’indomani dell’iscrizione di Solidarietà Veneto all’Albo della Covip nella sezione dedicata ai fondi negoziali (giugno 2000), termine del percorso di “evoluzione istituzionale” iniziato con gli accordi del 1997-1999. Finanziariamente parlando, quel periodo – un po’ come quello attuale – fu tutt’altro che facile, con l’attentato alle “torri gemelle” e gli strascichi della bolla “new economy”. Eppure, nell’innovata veste istituzionale e grazie alla coesione fra le Parti istitutive, il Consiglio d’Amministrazione seppe dar corso ad importanti innovazioni – prime fra tutte l’attivazione della gestione finanziaria (novembre 2001) e del multicomparto (settembre 2002) – conquistando la fiducia dei lavoratori.
Così nel 2004, mentre i valori quota di tutti i comparti recuperavano il ritardo accumulato, la Presidenza Malucelli chiudeva il suo mandato lasciando al Cda entrante la gestione di un Fondo che contava 14.000 associati, il doppio rispetto alla fine degli anni ’90.
Il 3 febbraio 2020, in occasione del 30° anniversario di Solidarietà Veneto, rappresentammo alla numerosa platea un Fondo molto diverso da quello di allora: 100.000 associati e 1,6 miliardi di patrimonio. Il Presidente Malucelli era presente e, festeggiando con la struttura, ebbe modo di congratularsi per i risultati raggiunti, anche grazie agli sforzi profusi vent’anni prima.
In quest’ultimo suo viaggio, ci stringiamo attorno ai suoi Cari, salutandolo per l’ultima volta.
