Grazie all’iniziativa dell’ex sindacalista trevigiano fu costituito, nel 1990, Solidarietà Veneto
Un anno davvero particolare questo. Anche per Solidarietà Veneto.
Lo scorso marzo abbiamo dovuto salutare l’ex Presidente Bepi Covre, oggi apprendiamo invece della scomparsa di Isaia Beldì, ex sindacalista trevigiano della Filca Cisl che tante volte abbiamo sentito menzionare come uno degli “inventori” di Solidarietà Veneto. Non abbiamo avuto l’occasione di conoscerlo di persona, ma gli echi di un passato vissuto da protagonista ci sono giunti più e più volte. Ci siamo immaginati una persona determinata e risoluta, magari spigolosa, certamente innovatrice.
Abbiamo chiesto a Franco Deotti, Direttore del fondo fino al 2011 ed ex collega, una testimonianza. “Conobbi Isaia Beldì nei primi anni ’70 quando fui eletto delegato sindacale. Qualche anno dopo, fui chiamato ad affiancarlo nel lavoro presso la Filca Regionale, di cui Beldì era Segretario Generale. Nell’ufficio di Mestre operavamo gomito a gomito, da mattina a sera tarda quando spesso Isaia insisteva nel dirmi di andare a casa! Ma il lavoro era appassionante… Non c’erano pause e Beldì era instancabile! Diceva: ‘Un sindacalista senza passione e senza fantasia non può fare questo mestiere!’.”
Ed è proprio quella fantasia che gli suggerì, nel 1987, ormai quasi 34 anni fa, di immaginare e promuovere – assieme al gruppo dirigente della Filca Cisl – un “Fondo di previdenza Aggiuntiva” a quella dell’INPS.
“Nessuno allora – prosegue Deotti – ne vedeva la necessità (purtroppo molti anche oggi), ma la demografia del nostro Paese parlava chiaro… Fu così che nei settori del legno e delle costruzioni fu lanciata anche questa novità, che si concretizzò con i primi accordi aziendali, a seguito dei quali, il 30 gennaio 1990, venne costituito Solidarietà Veneto. Al fianco di Giuseppe Colautti – primo Presidente – Beldì venne investito del ruolo di “Vice” dal 1990 al 1992”.
Il resto della storia è noto.
Isaia Beldì aveva 87 anni, era particolarmente attivo e sappiamo che nei suoi pensieri c’era spesso Solidarietà Veneto, di cui chiedeva notizie, e che osservava come si fa con un nipote… Da distante e senza disturbare.
Un nipote che… spera di avergli dato qualche soddisfazione! D’altra parte siamo sicuri che – dato il suo carattere – se qualcosa nel nostro operato non gli fosse piaciuto, ce lo avrebbe sicuramente fatto sapere!
Oggi, dopo una esistenza battagliera, è nella pace eterna: a noi non resta che stringerci attorno ai suoi Cari salutandolo per l’ultima volta.