Occhialeria, Legno Arredo e Metalmeccanico: si rinnovano i contratti nazionali e i lavoratori di questi tre settori industriali – che storicamente caratterizzano il Fondo territoriale – potranno beneficiare degli aumenti di contribuzione che saranno introdotti nel prossimo biennio.
Tre settori che aggregano più del 50% degli iscritti a Solidarietà Veneto: è quindi molto rilevante il bacino che sarà interessato dai recenti rinnovi di CCNL e dagli aumenti di contribuzione.
I negoziati, data l’importanza dei “distretti” veneti afferenti a questi tre settori, hanno visto coinvolte anche le Parti sociali territoriali, storicamente attente al tema della previdenza complementare e in qualche caso protagoniste, fin dagli anni ’90 della “genesi” del fondo regionale.
Agli accordi siglati in quegli anni (specialmente quelli del biennio 1997-99) va ricondotto l’automatismo che rimanda direttamente al CCNL la determinazione della contribuzione dovuta agli iscritti a Solidarietà Veneto.
Sui vari casi già pervengono al Fondo le prime richieste di chiarimenti: aziende e lavoratori ci chiedono se sia necessario qualche “atto” per poter accedere alle novità. FUGHIAMO OGNI DUBBIO: gli incrementi sono immediatamente esecutivi e non sono necessari moduli o documenti, né da parte degli iscritti, né da parte delle aziende.
CONTRATTO OCCHIALERIA – INDUSTRIA
Incominciamo con le novità più immediate: a partire dal 1° LUGLIO 2021 il contributo paritetico a carico dell’azienda e del lavoratore (ad oggi 1,50% dell’ERN – Elemento Retributivo Nazionale) sarà elevato all’1,70% dell’ERN. Tra l’altro, dalla stessa data, anche tale “base di calcolo” viene incrementata dal rinnovo
Complessivamente un lavoratore che decide di aderire a Solidarietà Veneto andrà a maturare “contributo azienda” per una cifra compresa fra i € 280 -€ 485 annui. Importi a cui rinuncia (anno dopo anno) chi si iscrive ad un fondo aperto / PIP o chi mantiene il TFR in azienda.
CONTRATTO LEGNO/ARREDO – INDUSTRIA
Con il rinnovo del 2020, il CCNL Legno-Arredo introduce due novità:
- Aumento del contributo azienda, che dal 01° gennaio 2021 è passato al 2,20% (precedentemente 2,10%) e, fra un anno (01° gennaio 2022), salirà al 2,30%. Nulla cambia, invece, per il contributo minimo a carico del lavoratore (pari al 1,30%)
- Nel contratto è stato introdotto un versamento “una tantum” di € 100 che sarà attribuito a TUTTI I LAVORATORI DIPENDENTI a tempo indeterminato in forza al 01/07/2021, ANCHE SE NON ISCRITTI al fondo di categoria Arco o ad un fondo negoziale territoriale, come Solidarietà Veneto.
ATTENZIONE DUNQUE: PER CHI NON E’ ISCRITTO né ad Arco né a Solidarietà Veneto, il versamento verrà fatto al fondo nazionale di categoria ed il lavoratore verrà quindi iscritto automaticamente al fondo nazionale ARCO.
L’adesione obbligatoria al fondo nazionale impone una riflessione: sei sicuro del tuo futuro previdenziale? Come sarà la tua futura pensione: arriverà presto (ma sarà bassa)? Oppure… sarà “alta”, ma arriverà tardi (67-70 anni)?
Se rispetto a tale scenario sei sereno e fiducioso, non serve fare nulla: ritirerai i 100€ al licenziamento/pensione.
Se invece credi di meritare di più dal tuo futuro previdenziale, valuta l’adesione “completa” alla previdenza complementare: iscriviti entro il 30/06/2021 ed attiva le altre fonti di contribuzione (contributo azienda, contributo lavoratore, TFR).
CONTRATTO METALMECCANICO INDUSTRIA
Con il nuovo CCNL, recentemente rinnovato, a partire dal 1° GIUGNO 2022 per i lavoratori di età inferiore ai 35 anni che si iscriveranno ad un fondo pensione contrattuale, il contributo a carico dell’azienda aumenta e passa dal 2% al 2,20%.
Potranno beneficiare del contributo i giovani che si iscriveranno al Fondo nazionale di categoria “Cometa” o, come previsto dagli accordi istitutivi territoriali, a Solidarietà Veneto (o agli altri fondi negoziali territoriali quali Fondemain, operante in Valle d’Aosta e Laborfonds, attivo in Trentino – Alto Adige).
Come abbiamo potuto osservare in passato e come già abbiamo colto in queste settimane, nell’ambito della contrattazione aziendale potranno essere valutate estensioni di tale diritto dal punto di vista temporale (anticipo della decorrenza) o nel valore.
FLEXIBLE BENEFIT: confermati € 200 l’anno per l’utilizzo di servizi o di beni messi a disposizione dalle aziende. Generalmente i lavoratori sono chiamati a decidere come utilizzare questo contributo entro il 31 maggio di ciascun anno, comunicandolo in via formale all’azienda.
I dipendenti che operano nelle aziende metalmeccaniche del Veneto, iscritti al fondo pensione regionale Solidarietà Veneto, possono destinare il benefit, in tutto o in parte, al Fondo. Il versamento sarà effettuato dall’azienda al netto del contributo di solidarietà INPS del 10%.