Avviso! DAL 7 MARZO 2023, cambiano le modalità di accesso all'area riservata iscritti.
Per tutti i dettagli clicca qui.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Gestione Finanziaria

10 anni di multicomparto, capitolo 1: 2002 – 2006

Facebook
Twitter
LinkedIn

2002

L’anno di avvio del multicomparto è anche l’anno dell’euro; dal 1° gennaio 2002 la moneta unica sostituisce quella degli stati membri. Il 2002 è pure l’anno “post torri gemelle”, con il tentativo dei mercati di riprendersi dopo l’attentato al World Trade Center. Sempre nel 2002 viene ufficializzato lo stato di default del debito pubblico in Argentina, dichiarato nell’ultima settimana del 2011, per 132 miliardi di dollari con conseguenze anche per i risparmiatori italiani. Un storia, quest’ultima, che sta avendo strascichi anche in questi giorni.

Rendimenti: Prudente + 1,57%, Reddito + 2,37%, Dinamico + 0,80% e Tfr + 2,85%

2003

Per Solidarietà Veneto il 2003 è il primo anno interamente gestito a “multicomparto”. L’Italia “finaniaria” invece, nel 2003 assiste ad un caso clamoroso: è bancarotta per Parmalat, la multinazionale presieduta dalla famiglia Tanzi. I risparmiatori italiani cominciano così a fare i conti con la consulenza aggressiva, che spinge titoli come le obbligazioni Parmalat. Solidarietà Veneto, non investe in titoli della società emiliana: non vi sono quindi effetti per i risparmiatori veneti.

Rendimenti: Prudente + 3,75%, Reddito + 5,60%, Dinamico + 2,22% e Tfr + 2,85%

2004

I “crack” dell’alimentare: dopo la Parmalat… ecco la Cirio di Sergio Cragnotti. Il concetto di “rischio” e di un’attenta valutazione dello stesso nel momento in cui si vanno ad investire i risparmi comincia a farsi strada. Sempre a quell’anno un altro caso simile, quello del Gruppo Sportivo Giacomelli. Anche questa volta a subire le conseguenze sono spesso piccoli risparmiatori ignari. Nulla a che vedere con i numeri del fondo regionale che, nel 2004 sono molto positivi.

Rendimenti: Prudente + 4,20%, Reddito + 5,03%, Dinamico + 2,98 % e Tfr + 2,49%

2005

La finanza brillante regna sovrana, la bolla della new economy è lontana. Alan Greenspan è, per l’ultimo anno, al timone della Federal Reserve. L’uomo dei tassi stabilmente bassi e della crescita potente di quegli anni sta per lasciare. Aveva cominciato nel 1987 con Regan. Durante il suo lunghissimo mandato cresce a dismisura l’utilizzo del debito (pubblico e privato) negli States e pure nel resto del mondo. I tempi sono ormai maturi per lo scoppio della crisi ma nessuno (o quasi) ancora lo percepisce. Lui sta per lasciare… Per un soffio…

Rendimenti: Prudente + 3,64%, Reddito + 6,72%, Dinamico + 11,42% e Tfr + 2,63%

2006

Stati Uniti. La politica dei tassi bassi ha spinto le banche al “prestito facile” verso debitori molto rischiosi. Gli istituti puntano sull’avvaloramento illimitato degli immobili; la speculazione alimenta sé stessa. I crediti di bassa qualità vengono quindi impacchettati e distribuiti ad altri investitori, sulla promessa di rendimenti elevati. Sembra la macchina del “rendimento senza rischio”. Ma i tassi risalgono, il mercato immobiliare si arresta e i debitori non possono più pagare. È la “crisi dei subprime”. L’inizio della tempesta.

Rendimenti: Prudente + 1,98%, Reddito + 5,13%, Dinamico + 4,96% e TFR + 2,44 %.

Articoli recenti

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Carlo Cottarelli – Come funzionano le pensioni in Italia?

Oggi, 18 settembre, è in programma il nuovo tavolo tecnico tra Governo e Parti Sociali dedicato alla prossima riforma delle pensioni. In particolare, si parlerà di previdenza complementare e di come velocizzarne l’accesso per garantire un’adeguata “copertura pensionistica” per i giovani lavoratori “contributivi” e con carriere discontinue. Ma quali sono i rischi di “copertura” per

FONDI PENSIONE: COME FUNZIONA IL CONTRIBUTO DELL’AZIENDA

Elemento retributivo previsto dai principali CCNL italiani, il “contributo azienda” è un “tassello” rilevante per la costruzione del proprio risparmio previdenziale. Ma attenzione: non sempre è dovuto. Il fondo pensione è uno strumento che ben si adatta alla capacità di risparmio degli iscritti, che posso decidere liberamente se e come incrementare il proprio risparmio previdenziale

Guida alla Scelta di un Fondo Pensione: Cosa Considerare e Come Decidere

Raggiungere la pensione, nei tempi e nei modi giusti, oggi può diventare un vero e proprio percorso ad ostacoli nel quale è bene evitare distorsioni, forzature ed errori. Avviare un percorso di risparmio con un fondo pensione è un’opportunità – soprattutto per i più giovani – per costruire una pensione “aggiuntiva” stabile e integrata con

Torna in alto