Il buon andamento dei mercati azionari nel “mese delle rose” favorisce i comparti di Solidarietà Veneto. Buone notizie anche dallo “spread” italiano, che torna ai minimi dal 2021. Il contesto, molto incerto a causa delle tensioni geopolitiche, stimola la riflessione sul corretto posizionamento comparto – profilo di rischio.

L’estate è appena iniziata, ma la calura opprimente di questi giorni ci proietta già in un contesto vacanziero. Proviamo allora a riavvolgere il nastro per commentare i risultati finanziari aggiornati al 31 maggio, data dell’ultimo “valore quota” asseverato, ossia “certificato” dalla banca depositaria.
Un flashback, in attesa degli aggiornamenti del mese in corso, decisamente… roseo! Maggio, infatti, ha segnato una rinascita anche per i rendimenti, in particolare per gli strumenti orientati al lungo periodo, come il Reddito e, ancor più, il Dinamico.
La ripresa è stata trainata dai mercati azionari, soprattutto europei, ma anche dalla resilienza delle borse d’oltreoceano. Wall Street ha mostrato una tenuta sorprendente nonostante le incertezze geopolitiche, merito soprattutto dei titoli della old economy, che hanno compensato la debolezza delle azioni high technology (comprese le famose “Magnifiche 7”), già penalizzate a marzo dopo un lungo periodo di costanti e abbondanti acquisti.
A sostenere la ripresa hanno contribuito alcuni segnali positivi dallo scenario macroeconomico: negli Stati Uniti l’inflazione è risultata per il terzo mese consecutivo inferiore alle attese. Si è inoltre registrato un allentamento delle tensioni commerciali tra USA e Cina, con una drastica riduzione delle tariffe reciproche (dal 145% al 30%) e progressi nei negoziati anche con l’Europa. Un cambiamento per cui ringraziare la Corte per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti, che ha dichiarato illegittime alcune tariffe… o forse stiamo solo assistendo all’evoluzione di toni e modi negoziali a cui in passato non eravamo abituati.
Anche dall’ “osservatorio bond” ci giungono segnali degni di nota. A maggio, lo spread tra BTP e Bund tedeschi ritorna sotto i 100 punti base, toccando i minimi dal 2021. Il dato riflette la maggiore fiducia da parte degli investitori internazionali nel debito italiano. Una buona notizia che, tuttavia, non deve oscurare la fragilità della nostra finanza pubblica, con un rapporto debito/PIL superiore al 130%, tra i più elevati a livello planetario. Di poca consolazione, quindi, il fatto che nella classifica degli stati più indebitati figuri anche un competitor dal “peso specifico” decisamente maggiore: gli Stati Uniti d’America, prima economia mondiale.
Le tensioni geopolitiche (dall’Ucraina al Medio Oriente) e quelle commerciali legate alla “guerra dei dazi” hanno sollevato importanti incognite sulla sostenibilità, nel lungo periodo, dell’ingente debito USA. Un’attenzione confermata anche dal recente downgrade del rating da parte di Moody’s e dall’approvazione di una manovra fiscale espansiva che hanno avuto effetti visibili sull’andamento del dollaro statunitense, che continua a mostrare segnali di debolezza.
Uno scenario complesso, che richiede prudenza nella gestione degli investimenti. In questo quadro, dal 1° luglio diventa operativa l’ultima revisione dell’asset allocation strategica di Solidarietà Veneto, che adatta la struttura dei comparti all’evoluzione del contesto demografico e finanziario. È l’occasione giusta per valutare, eventualmente col supporto del servizio di consulenza del Fondo, se il proprio posizionamento rispecchia ancora obiettivi e orizzonti temporali.
Un’ultima nota riguarda l’inflazione nel nostro Paese, che anche a maggio non mostra segnali di ripresa; la rivalutazione del TFR si attesta così all’1,03% da inizio anno.
Di seguito riportiamo i risultati dettagliati di ciascun comparto di Solidarietà Veneto.
Rendimenti netti maggio 2025
(* ) i rendimenti sono riportati a valori «di mercato». Garantito è un comparto dotato di garanzia.
DINAMICO
Con l’ottimo +2,69% messo a segno nel mese di maggio, il comparto dedicato ai più giovani recupera il ritardo accumulato nei mesi precedenti: un reset che riporta il valore quota ai livelli di inizio anno (-0,10%; benchmark +0,29%) e fa ben sperare per la chiusura del semestre. La performance del Dinamico è sostenuta dal buon andamento dei mercati azionari mondiali, favorito dell’accordo Cina-Stati Uniti sui dazi, che compensa la debolezza delle obbligazioni governative USA con i nuovi dubbi sulla sostenibilità del debito americano nel lungo periodo. Positivo l’apporto del segmento obbligazionario europeo e della gestione diretta, soprattutto con i fondi dedicati all’investimento nel capitale delle PMI italiane (private equity).
REDDITO
Anche il Reddito, come il Dinamico, beneficia della spinta dei mercati azionari, che hanno compensato l’andamento avverso dei titoli di stato e corporate statunitensi. Il valore quota (+1,29% nel mese) torna così al livello di inizio anno (-0,05%, benchmark +0,04%), in un trend che pare confermarsi anche nelle settimane successive. Come già comunicato, ricordiamo che dal 1° luglio, è operativo l’aggiornamento della composizione azioni/obbligazioni del comparto. Una revisione che realizza le decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione del Fondo lo scorso dicembre.
La filosofia di gestione resta orientata a una crescita moderata del capitale nel medio/lungo periodo, con un portafoglio di investimento fortemente diversificato sia dal punto di vista geografico che per classi di attivi. Il comparto, che raccoglie più del 40% del patrimonio del Fondo (oltre un miliardo di euro), ha un profilo di rischio medio e si rivolge all’aderente che ha maturato una consistente anzianità previdenziale, ma è ancora distante dall’età pensionabile.
PRUDENTE
Il Prudente, pur in misura minore dei comparti Reddito e Dinamico, registra un risultato mensile molto positivo (+0,85%), beneficiando anch’esso dal buon andamento dei mercati azionari. Il risultato da inizio anno torna positivo (+0,35%; benchmark +0,39%) nonostante la debolezza della componente obbligazionaria, in particolare quella statunitense, penalizzata dalle tensioni geopolitiche e commerciali (guerra dei dazi).
GARANTITO
Prosegue senza intoppi anche a maggio la progressione del comparto dedicato a chi è in prossimità della pensione e dotato di garanzia assicurativa sul capitale versato. L’allocazione in titoli di Stato europei a breve e media scadenza permette di consolidare il risultato positivo dei primi mesi dell’anno (+0,16%). Un passo che resta costante e porta la performance da inizio anno a quota 0,84%.