L’innovazione? È nel DNA di Solidarietà Veneto! E così, 17 anni dopo l’avvio del “multicomparto”, ecco il Percorso Previdenziale Ideale (PPI), l’originale soluzione che permetterà agli iscritti di interpretare al meglio le complessità dell’attuale scenario finanziario. Quale modo migliore per festeggiare il 30° anno di attività del Fondo?
Verrebbe da dire “tutto ebbe inizio…” nel 2002, con l’introduzione del multicomparto e la possibilità di scegliere fra Dinamico, Reddito, Prudente : tre comparti ai quali si aggiunse, nel 2007, il Garantito TFR. Qualche anno dopo, nel 2009, fu la volta degli schemi multiprodotto, che resero possibile la distribuzione su più comparti dei flussi contributivi e del montante maturato. Familiarizzando con queste novità, sviluppate per rispondere alle mutevoli condizioni di mercato, gli oltre 100.000 associati a Solidarietà Veneto hanno gradualmente appreso come ottimizzare il proprio investimento previdenziale, andando a modificare, nel corso del tempo, il rapporto rischio – rendimento, attraverso i cambi comparto (switch). Tuttavia…
Volatilità, irrazionalità ed emozione. La gestione del timing
L’esperienza maturata in questi anni ha attirato l’attenzione del Fondo su di un ulteriore elemento: la volatilità. I movimenti di mercato, specie se repentini e al ribasso, creano ansia nel risparmiatore, spingendolo ad agire in maniera irrazionale e portandolo, talvolta, ad effettuare i cambi comparto sulla scorta dell’emozione. Così c’è chi attende, nella speranza di trovare un “momento giusto” e chi invece agisce d’impulso appena vede apparire il segno “meno”. Giungono spesso domande quali: “meglio cambiare o aspettare?”, oppure, “quali sono le vostre previsioni?”; come se il risparmio pensionistico fosse governato dalle supposizioni e presentimenti, anziché dalla pianificazione previdenziale. In realtà accade inevitabilmente che quando i mercati scendono, l’ansia ci fa percepire un rischio maggiore: aumenta così l’avversità e la voglia di “scappare”, capitalizzando i ribassi. All’opposto, quando i mercati salgono, ci illudiamo, crogiolandoci nel sogno del domani uguale o migliore rispetto al giorno prima scegliendo, mossi dalla stessa emozione ma in direzione opposta, linee di investimento più rischiose, non sempre adatte alla propria situazione personale.
La proposta: il Percorso Previdenziale Ideale
Nella consulenza agli iscritti, davanti a queste situazioni, il Fondo si attiene rigorosamente ad una logica di programmazione previdenziale. È proprio da tale atteggiamento che, con l’inizio di questo 2020, prende vita il nuovo Percorso Previdenziale Ideale (PPI): con il PPI ogni associato potrà neutralizzare il rischio “timing”, andando a suddividere l’operazione di cambio comparto in tanti “piccoli” switch, che si susseguiranno anno dopo anno, secondo una ritmica predefinita, studiata dai nostri uffici con l’obiettivo di minimizzare la volatilità (rischio). In un certo senso potremmo paragonare la nuova opzione ai piani di accumulo (i cosiddetti “PAC”, con la contribuzione distribuita nel tempo). Nel corso del 2019, la novità è già stata presentata ai corsi di formazione dedicati agli uffici del personale ed ai delegati sindacali, che hanno apprezzato il valore aggiunto del PPI e la differenza rispetto al più classico “life cycle”, attivo già in qualche altro fondo pensione.
Come attivare il PPI
Il PPI si aggiungerà ai quattro comparti e alle soluzioni multiprodotto per cui, dal primo di gennaio, gli aderenti di Solidarietà Veneto che stanno valutando un cambio comparto, troveranno i moduli integrati con la nuova soluzione. Sarà naturalmente aggiornato anche l’utilizzatissimo “cambio comparto on line”, che offrirà all’aderente le necessarie indicazioni tecniche relative all’attivazione del dispositivo.
Data la novità, il Consiglio di amministrazione del Fondo ha disposto che tutti gli aderenti (anche quelli che avessero aderito o cambiato comparto da meno di un anno) potranno attivare il PPI a prescindere dalla regola generale (almeno un anno di permanenza nel comparto precedente – Vedi Regolamento cambio comparto). Il PPI, peraltro, potrà essere prescelto anche dai potenziali aderenti (nuove adesioni) che valutano, all’atto dell’adesione, il miglior assetto finanziario per il loro percorso previdenziale.
Insomma: lasciamo le previsioni agli astrologi. Questa è previdenza complementare: spazio quindi alla pianificazione razionale. Spazio pure alla tecnologia che si mette al servizio del risparmiatore: per progettare con maggior puntualità il proprio futuro e quello della propria famiglia. E questo è solo l’inizio…