Oggi c’è una richiesta crescente di salute, assistenza, previdenza per avere la sicurezza di un futuro lungo e in buone condizioni. Qual è oggi la situazione del nostro Paese? A questa domanda risponde la ricerca realizzata dal Censis con Unipol nell’ambito del programma «Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali» presentata a Roma, lo scorso 9 dicembre 2015.

L’interminabile cantiere delle pensioni si è riaperto con l’impegno del Governo a studiare provvedimenti che garantiscano maggiore «flessibilità in uscita». Restano invece ignorati i difetti del sistema contributivo, ormai esteso alla generalità dei lavoratori. Uno dei più gravi riguarda i coefficienti di trasformazione.

Da questo mese, sono in vigore i nuovi coefficienti per il calcolo della pensione contributiva: in media, nel 2016 l’importo della pensione sarà più leggero di circa il 2% rispetto al 2015. Che fare? Una sola cosa: pianificare.

Il 2016 porta sostanziali modifiche ai requisiti di accesso alle prestazioni previdenziali INPS. La principale novità è l’incremento di 4 mesi di tutti i requisiti per conseguire la pensione. Incremento che, per le lavoratrici dipendenti del settore privato e autonome, sarà abbinato all’innalzamento dell’età pensionabile di vecchiaia.